Pescara, “Mumble Mumble ovvero Confessioni di un Orfano d’arte” al Florian Espace

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In programma venerdì 12 febbraio 2016  alle ore 21

PESCARA – FLORIAN METATEATRO, Centro di Produzione Teatrale,  presenta per Teatro D’Autore direzione artistica Giulia Basel sezione “Assolononsolo”,  venerdì 12 febbraio 2016 alle ore 21 al FLORIAN ESPACE, “MUMBLE MUMBLE ovvero CONFESSIONI DI UN ORFANO D’ARTE” di Emanuele Salce e Andrea Pergolari, con Emanuele Salce e Paolo Giommarelli

Un infuriare di ricordi surreali, grotteschi, ironici. Un intreccio inestricabile di cultura e
provocazione, di attese insoddisfatte e di traiettorie felicemente impreviste. Un paradossale e compiaciuto autodafé laico. È questo Mumble Mumble ovvero Confessioni di un Orfano d’arte scritto da Emanuele Salce e Andrea Pergolari.
Sul palco Emanuele Salce, insieme a Paolo Giommarelli, dà vita ad un racconto ironico, dissacrante, intimo e coraggioso.

“Mumble Mumble” è una tragicomica confessione di un orfano d’arte, la narrazione divertentedi due funerali… e mezzo. Emanuele Salce, con l’ironia e la verve che lo caratterizzano, è il narratore di tre morti: quella di suo padre naturale, il regista Luciano Salce, quella del secondo marito di sua madre e suo padre adottivo, Vittorio Gassman e, infine, quella metaforica: la sua.

Nelle prove in camerino di un teatro parrocchiale di una sperduta provincia italiana, Emanuele Salce cerca di conciliare la verità assoluta che trova nelle pagine di Dostoevskij, ai momenti più grotteschi dei funerali dei suoi padri, dove spiccano personaggi singolari, tra presenzialisti e volti bizzarri. Lo spettacolo si chiude con il racconto dell’incontro con un’irresistibile bionda australiana ed una sciagurata boccetta di lassativi. Un tentativo di liberazione da un peso (non solo simbolico) che diventa una morte metaforica, una vera e propria catarsi. A fare da contraltare l’ironico e discreto personaggio-spettatore Paolo Giommarelli, ora complice, ora provocatore di una confessione che narra di personaggi pubblici e allo stesso tempo teneramente privati.
La testimonianza di un orfano d’arte partecipe di un mondo assurdamente logico.

“.….il monologo ha una profonda radice comica, o meglio umoristica, meglio ancora sarcastica – tale da poterlo accostare a … poniamo Carlo Verdone in Tali e Quali o Roberto Benigni in Cioni Mario o Fiorello, showman che non si schiera da nessuna parte”. Franco Cordelli – Corriere della Sera (28 gennaio 2016)

Dopo lo spettacolo, per “Incontri a teatro” seguirà un colloquio con la compagnia a cura di Marina Moretti
Biglietti: intero € 10 ; ridotto € 8 ; professionale € 6 (per artisti e per gli allievi delle scuole di teatro). E’ consigliata la prenotazione.

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