TERAMO – Si chiama ‘Work in progress’ e ha tutte le carte in regola per aggiudicarsi il Guiness dei Primati. È l’iniziativa della scuola secondaria di primo grado ‘Mario Zippilli’ di Teramo che, per prevenire la dispersione scolastica, ha ideato un originalissimo progetto che sta raccogliendo sempre più consenso fra gli studenti.
Protagonisti dell’iniziativa, nata da un’idea del professor Mauro Di Giuseppe, i ragazzi del terzo anno (sebbene si tratti di un progetto aperto a chiunque voglia parteciparvi) che, da un anno a questa parte, stanno realizzando un lungo murales sulle mura interne della scuola ‘Zippilli’.
L’occasione è stata offerta dal sisma del 2016, quando professore e alunni hanno pensato di ‘abbellire’ i muri oggetto di piccoli interventi di riparazione e da lì il passo verso una vera e propria progettualità è stato breve.
“Si tratta – spiega con più precisione il dirigente scolastico Lia Valeri – di un laboratorio creativo nel quale ogni alunno si mette in gioco apportando le proprie idee a un progetto originario di base. Ovviamente, non è da trascurare l’aspetto metodologico: attraverso questo tipo di attività, infatti, gli studenti sono chiamati anche a mettere in pratica strumenti di cui devono essersi appropriati in aula”.
Il murales si trasforma così in un’occasione di potenziamento delle competenze nell’arte e nella storia dell’arte, oltre alla possibilità di valorizzare gli spazi della scuola, che ognuno sente in qualche modo più ‘sua’.
“Non solo – continua la Valeri –: il progetto mira anche a creare un apprendimento cooperativo, di integrazione e socializzazione degli alunni. Senza dimenticare l’ambizioso obiettivo di entrare nel Guiness dei Primati”.
Il murales in questione, infatti, copre attualmente oltre 50 metri lineari e, in sintonia con il nome stesso che lo contraddistingue, punta a proseguire nella sua crescita per divenire uno dei più grandi murales mai fatti in un edificio scolastico.