PESCARA – Il FLAG Costa di Pescara e il Comune di Pescara hanno riconosciuto e condiviso l’importanza d’istituire un Museo Diffuso del Porto nei due borghi marinari a nord e a sud del porto peschereccio, collegando le due banchine in un percorso storico-culturale che valorizzi l’identità del territorio e il legame di questo con gli abitanti e con le tradizioni della marineria. Questo viaggio dal passato riannoda ancor più dal 14 gennaio 2023, i suoi fili con il presente e con il futuro della città con l’inaugurazione di 11 installazioni – i cosiddetti totem – collocati in punti ritenuti di maggiore interesse e considerati rappresentativi della comunità di pesca locale di Pescara.
I totem sono stati denominati e posizionati come di seguito: 1.“Paranze” – piazza L.Rizzo 2. “Borgomarino sud” – piazza L.Rizzo 3. “Caduti del mare” – Viale Andrea Doria 4. “Mercato al minuto” – Piazza Unione 5. “Cattedrale di San Cetteo” – Via Conte di Ruvo 6. “Madonnina del Porto” – Lungomare Matteotti 7. “Il Retiere” – Lungofiume Paolucci (Museo del Mare) 8. “Borgomarino nord” – Lungomare Matteotti 9. “Lu Sbalzocche” – lungofiume Paolucci (Mercato Ittico) 10. “Donne della Marineria” – Lungofiume Paolucci 11. “Chiesa S.Andrea Apostolo” – Piazza S.Andrea.
Gli undici totem 24 ore su 24 (anche attraverso Qr-code) illustreranno il patrimonio culturale integrandosi perfettamente con i due borghi marinari a nord e a sud e con il contesto urbano e naturalistico. Permetteranno grazie a collegamenti ipertestuali di accedere, per gli approfondimenti, al sito del Flag Costa di Pescara e a materiale fotografico e informativo dedicato e messo a disposizione dal professor Giacomo Fanesi. Un’operazione insomma di natura promozionale per il patrimonio culturale materiale e immateriale della città. Alla breve cerimonia inaugurale del Museo – svoltasi presso il “totem 6” alla Madonnina del Porto – hanno partecipato il sindaco di Pescara Carlo Masci, il presidente del Flag Costa di Pescara Claudio Lattanzio, l’assessore alla Cultura Maria Rita Carota, per la Regione Abruzzo Francesco di Filippo, in rappresentanza della Confcommercio Riccardo Padovano e il professor Giacomo Fanesi.
“Pescara è una città che vive di mare – ha detto il primo cittadino – e il rapporto con la marineria continua a consolidarsi giorno per giorno. Scoprendo questi totem diamo risalto a questa nostra caratteristica, visto che il mare e il fiume sono i due elementi identitari della nostra città. Ma mentre il mare è stato sempre valorizzato, il fiume ha sofferto in questo senso anche se oggi sta riacquistando una sua dimensione turistica e per questo stiamo lavorando, per mettere in simbiosi turismo, storia e tradizione che insieme posso far crescere l’anima, il sentimento e la coesione della comunità. Assieme a questo progetto ce ne sono altri più importanti, come quello riguardante il museo del Mare che stiamo alacremente riqualificando e che al suo interno prevederà anche una sezione dedicata alle “Genti di Mare” che speriamo sia pronta prima dell’estate”.
“Le storie che questi totem raccontano sono tutte significative – ha voluto evidenziare l’assessore comunale alla Cultura Maria Rita Carota – ma se devo proprio scegliere sottolineo l’importanza che hanno avuto nella storia di Pescara le donne della marineria, che hanno sempre avuto un ruolo straordinario, che aspettavano a casa ma che hanno rappresentato molto per le famiglie dei pescatori. Erano loro che dovevano curare l’economia domestica per tutto l’anno e che accompagnavano con il saluto i loro uomini che si apprestavano ad andare per mare. Saluto con piacere dunque questa iniziativa del Flag che riveste un rilevante valore culturale e che ne anticipa altre sulle quali presto torneremo a parlare”.
Il concetto di “Museo diffuso” – attribuito all’architetto milanese Fredi Drugman negli anni Settanta – esprime quello stretto rapporto che intercorre fra un territorio e il patrimonio conservato nei suoi musei e fuori, ma anche quello che l’istituzione museale deve saper intessere con gli abitanti. L’obiettivo è far riscoprire alla città la propria identità e promuovere una zona di particolare interesse per la comunità locale promuovendo quindi luoghi, cultura e costume.
“La tradizione, la storia, sono elementi essenziali per comprendere il presente e meglio programmare il futuro – ha affermato Claudio Lattanzio – La nostra città, che proprio mercoledì ha festeggiato i 96 anni dalla sua fondazione, vive in simbiosi con il suo porto e il suo fiume atteso che portano lo stesso nome! In questa ottica il FLAG Costa di Pescara ha finanziato la realizzazione e il posizionamento di 11 totem che raccontano la storia della marineria pescarese creando un percorso ideale, tra borgo marino sud, il porto e borgo marino nord senza tralasciare l’aspetto innovativo. Ogni totem, infatti, ha una foto illustrativa della storia che racconta, una breve presentazione e un QR code che permette di collegarsi alla sezione del nostro sito”.
Il Museo diffuso del Porto, su un progetto del Flag Costa di Pescara, è finanziato tramite la Regione Abruzzo dal Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca (FEAMP): da questa mattina è dunque diventato una realtà concreta a disposizione della comunità e dei visitatori che in numero sempre maggiore, dati alla mano, negli ultimi due o tre anni stanno raggiungendo per turismo il capoluogo. È un’ulteriore infrastruttura culturale destinata anch’essa a far parte di quel processo di grande trasformazione delle due banchine e delle aree a queste adiacenti, dove sorgeranno il Water-front Fluviale, il Museo del Mare, le direttrici ciclabili, la nuova Asta del Pesce; ma dove saranno anche realizzati il prolungamento dell’Asse attrezzato, la piena confluenza tra via Benedetto Croce e viale Amerigo Vespucci e il rifacimento del lungomare sud.
Francesco Di Filippo ha in questo senso sottolineato come “il progetto di Museo diffuso del Porto rientri in un processo molto più ambio di valorizzazione della tradizione marinara e di dotazione infrastrutturale del porto canale e della banchine. Quindi come Regione abbiamo sostenuto e approvato questa visione che cambierà il volto di Pescara nel breve periodo”.