Il presidente della Fondazione Paparella-Devlet Augusto Di Luzio, il consiglio direttivo della Fondazione, il sindaco di Pescara Luigi Albore Mascia e l’assessore comunale alla cultura Elena Seller hanno accolto l’avvocato Emanuele e la delegazione di 16 membri della Fondazione Roma, tra cui il vicepresidente Serafino Gatti, il direttore generale Franco Parasassi, di famiglia aquilana, e membri abruzzesi del comitato di indirizzo quali Paolo Sbraccia, di Chieti, Gastone Di Stefano, di Pizzoli, e Americo Cicchetti, aquilano.
Guidati dal direttore del museo Vincenzo De Pompeis, il gruppo ha visitato la collezione delle circa 180 maioliche di Castelli appartenute alla famiglia Paparella Treccia-Devlet e risalenti al periodo che va dal 1580 al 1800.
Ha commentato l’avvocato Emanuele:
a Pescara ho molti legami amicali , mangiavo sempre da “Guerino”. Sono tornato in una città più bella di come l’avevo lasciata: avete un bellissimo lungomare, da far invidia a Miami. Siete la patria di un Poeta non sufficientemente ricordato, e che già la Fondazione Roma ha omaggiato otto anni fa, in tempi “non sospetti”. E questa collezione a “Villa Urania” è qualcosa di emozionante: un concentrato di talenti.
Oltre ad essere presidente della Fondazione Roma e a ricoprire una lunga serie di ruoli di prestigio internazionale, infatti, il professore è docente di Scienza delle Finanze presso la Facoltà di Economia dell’Università Luiss e presiede l’azienda speciale Palaexpo, ente strumentale dell’assessorato alle politiche culturali del Comune di Roma che gestisce il Palazzo delle Esposizioni, le Scuderie del Quirinale, la Casa del Cinema e la Casa del Jazz.
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