POPOLI – A Popoli un attualissimo “Musi neri” tra la memoria dell’incidente minerario di Marcinelle, l’emigrazione e la sicurezza nei luoghi di lavoro – Lo spettacolo storico del Drammateatro insieme ad un incontro pubblico
E’ tra la Festa della Liberazione e quella del Lavoro che si colloca il prossimo 27 Aprile il nuovo appuntamento di Ur-Fest Il Teatro della Città, il Festival promosso dal Comune di Popoli e organizzato dal Drammateatro in svolgimento nel Teatro Comunale e che giunge alla sua sesta edizione. Un appuntamento significativo per la pregnanza artistica e per i temi forti che MUSI NERI, in scena al Teatro comunale di Popoli alle ore 21, esprime e che saranno al centro anche di un Incontro pubblico programmato nello stesso giorno alle ore 18,30 nella piazzetta del Teatro.
Spettacolo storico quello del Drammateatro, la cui prima versione risale al 2004, rappresentato in Abruzzo e diverse altre regioni italiane, con una tappa significativa all’estero e ben due Premi ricevuti: il Premio Nazionale Franco Enriquez a Sirolo e il Primo Premio quale miglior spettacolo al Festival Internazionale del monodramma di Umag, in Croazia.
Musineri è uno spettacolo costruito drammaturgicamente sulle cronache relative all’incidente minerario avvenuto l’8 agosto 1956 nella miniera di carbone del Bois du Cazier di Marcinelle, nei pressi di Charleroy, in Belgio, e sulle testimonianza di Bruno Brancher, picaro scrittore riportate nel volume Disamori vecchi e nuovi e da cui sono tratti alcuni materiali del testo che molto hanno ispirato la scrittura scenica. Distante dalla “retorica della memoria”, Musineri ha per protagonista un personaggio che sembra scaturire direttamente delle atmosfere felliniane: Nenè, detta La Flamand, una specie di Giulietta degli spiriti dal sorriso tragicomico che da vita e corpo alla storia di alcuni emigranti e minatori. Nel semplice intreccio di storie si racconta e si svelano, anche con una sorta di sorridente leggerezza, i retroscena della tragedia del Bois du Cazier, dando così vita – nella crudezza della vicenda narrata – a momenti lirici di grande impatto scenico. A Marcinelle in quell’8 agosto del 1956 persero la vita 262 minatori di diversa nazionalità europea, la metà di questi erano italiani e circa la metà degli italiani provenivano dall’Abruzzo, in particolare dalla provincia di Pescara. Anche per questo è una memoria che ci appartiene. Lo spettacolo è un monodramma in musica, affidato alla potente interpretazione di Susanna Costaglione e alle musiche dal vivo di Marco Di Blasio. I contrappunti delle immagini filmiche di Paul Meyer contribuiscono a determinare un contesto scenico dai diversi e simultanei piani di lettura sonori – visuali e narrativi.
La drammaturgia e la regia dello spettacolo sono di Claudio Di Scanno.
A precedere lo spettacolo sarà l’incontro delle 18,30 che ha per tema Dal 25 Aprile al 1° Maggio attraverso la Memoria di Marcinelle. Un appuntamento che riflette sui temi che emergono da MUSI NERI e che riverberano fortemente nella contemporaneità. Come l’emigrazione italiana in Belgio, le difficili condizioni di vita dei nostri emigranti costretti a vivere nei sistemi chiusi delle miniere, spesso ospitati nelle abitazioni in lamiera di ex campi di prigionia risalenti alla Seconda Guerra mondiale. E tutto quanto riverbera oggi nell’attualità della immigrazione, di persone costrette agli esodi forzati e determinati dalla povertà, dalle guerre. Marcinelle fu un incidente gravissimo che ripropone ancora oggi lo scottante problema della sicurezza nei luoghi di lavoro le cui vittime sono spesso immigrati in Italia da altri paesi dell’Europa dell’Est e dell’Africa. Su tutto questo si incentreranno nel corso dell’Incontro gli interventi dei relatori, che sono il Sindaco di Popoli Dino Santoro, il segretario della Camera del Lavoro di Pescara Luca Ondifero, il Presidente dell’Associazione di Manoppello Minatori vittime del Bois du Cazier di Marcinelle Nino Domenico Dipietrantonio e il regista del Drammateatro Claudio Di Scanno. Al termine dell’incontro pubblico verrà offerto un aperitivo con vini abruzzesi forniti dall’Azienda Pizzone Bevande di Popoli, mentre l’Associazione Mani in Lana darà luogo ad una lotteria per la raccolta fondi a favore delle famiglie ucraine in fuga dalla guerra e ospitate dal Comune di Popoli, con in palio coloratissimi ricami realizzati dalla stessa Associazione.
Il biglietto d’Ingresso allo spettacolo è di € 12,00. Biglietto ridotto di € 8,00 per studenti e giovani fino a 25 anni.