Musica

Music Force nella Top 50 della Classifica Fimi con il disco di Peppe Soks

Condividi

Il momento d’oro dell’etichetta abruzzese di Emanuele La Plebe e Alessandro Carletti Orsini

Il 2020 è un anno indubbiamente difficile in tutti i settori e anche la discografia sta soffrendo tantissimo, ma c’è una realtà indipendente abruzzese che è riuscita ad andare controcorrente ottenendo risultati decisamente importanti: in questi ultimi dodici mesi la Music Force ha infatti portato nei mesi scorsi prima Ernest Lo fra i sedici finalisti di Musicultura, poi il chitarrista Daniele Mammarella fra i cinque di Acoustic Guitarist of the Year 2020 e la scorsa settimana Peppe Soks, artista salernitano, a raggiungere la cinquantesima posizione nelle Classifiche Ufficiali di vendita FIMI con il suo album Stella del Sud.

Un’etichetta della nostra regione dunque nella Top 50, cosa non successa così spesso, un traguardo raggiunto in un momento nel quale la musica vive un periodo, come detto, durissimo.

Una grande soddisfazione per Emanuele La Plebe e Alessandro Carletti Orsini che dal 2006 sono le anime pulsanti di Music Force.

Il progetto con Peppe Soks nasce dalla collaborazione con AR.MS. Empire, etichetta dell’artista, che aveva bisogno di una distribuzione fisica del cd e si è dunque avvalsa della professionalità di Music Force, ormai da anni riconosciuta a livello nazionale.

Peppe Soks ha pubblicato nel 2019 il primo lavoro da solista, Riparto da me, contenente singoli quali “Na Na Na”, “Nenne” e “Mancavi tu” (quest’ultimo certificato d’oro FIMI). AR.MS. Empire e Music Force hanno creduto nel nuovo disco, Stella del Sud, uscito lo scorso 4 dicembre ed accolto subito entusiasticamente da pubblico e critica.

Abbiamo intervistato Emanuele La Plebe e Alessandro Carletti Orsini per parlare dei traguardi raggiunti finora da Music Force, ma anche dei progetti futuri dell’etichetta.

Music Force nella classifica ufficiale FIMI con l’album di Peppe Soks: quali le vostre emozioni nell’aver raggiunto questo prestigioso traguardo?

(E) “Sicuramente una bella emozione ed una grande soddisfazione: vedere il nome della nostra attività lì è stato favoloso. Ci troviamo in mezzo a mostri sacri della musica mondiale come i Queen e i Pink Floyd, mi vengono i brividi solo a pensarlo! Molti artisti presenti in questa classifica hanno una major dietro, nel caso di Peppe Soks ci siamo invece noi da indipendenti insieme alla AR.MS. Empire, un vero sogno”.

Come si arriva ad un risultato del genere e che tipo di promozione avete fatto per il disco di Peppe Soks?

(E) “In un momento storico così particolare e difficile ci si arriva tramite la cooperazione fra noi ed altri soggetti del settore, quindi con il rispetto tra varie entità. È bello essere riconosciuti per quello che abbiamo fatto negli anni. Peppe Soks viene comunque già da un successo precedente a questo”.

(A) “Siamo un’etichetta che ha anche la distribuzione fisica. Molti non pensano a questo aspetto della discografia e si concentrano solo sull’online, ma così facendo non possono raggiungere certi risultati perché le classifiche si fanno anche e soprattutto con il prodotto fisico. Ci arrivano telefonate di etichette che ci chiedono proprio della distribuzione, di come si faccia e se possiamo eventualmente collaborare. Alcune di loro però hanno un atteggiamento troppo autoritario e dunque ovviamente il discorso cade in partenza. Con AR.MS. Empire è nato invece subito un ottimo rapporto: loro da anni seguono Peppe Soks.

Hanno preso informazioni su noi, ci hanno chiamato e poi ascoltato i nostri suggerimenti: avevano già ottenuto dei buoni risultati sull’online, ma mancava il fisico. Noi abbiamo dato delle dritte su come fare per arrivare in classifica ed è nata questa fattiva collaborazione. Con loro stiamo ormai lavorando da sei mesi visto che ci hanno contattato la scorsa estate. L’approdo nelle Classifiche FIMI per me non è stata una assoluta sorpresa: un mese prima dell’uscita del cd abbiamo fatto la prevendita, settimanalmente ero a conoscenza dei dati di vendita: anche se non sapevo ovviamente quale posizione avremmo occupato, contavo di essere fra i primi cento. Occupare il cinquantesimo posto è stato grandioso.

Negli ultimi giorni c’è stata una spinta maggiore e dunque siamo giunti a questo risultato forse ancora più grande di quello che potessi aspettarmi. La promozione su un disco da indipendenti si fa condividendo tanto: in questo periodo nel quale purtroppo molti negozi fisici sono chiusi a causa delle norme anti Covid, abbiamo dovuto puntare in prevendita prevalentemente su Amazon. È un momento particolare visto che le regioni sono divise per colori e molte persone non possono recarsi nei negozi che, come detto, sono chiusi. Negli ultimi tempi alcune di queste regioni sono diventate però arancioni o gialle e dunque anche molti store di vari città ci hanno richiesto il disco prenotando molte copie. Bisognerà andare in ristampa visto che le prime stanno finendo”.

Dobbiamo dunque aspettarci sorprese proprio dal disco di Peppe Soks?

(A) “Si sta preparando un repackaging del disco, una special edition della quale non anticipiamo nulla ovviamente per non rovinare la sorpresa, se non che ci saranno alcuni featuring. C’è stata una richiesta molto alta di copie quindi aspettatevi belle notizie!“.

Music Force è nata tanti anni fa: come iniziò questa avventura e come si è evoluta nel corso degli anni?

(A) “La nostra fortuna è che siamo stati solo in due a condividere i progetti e questo ci ha agevolato nelle scelte : abbiamo avuto sempre più o meno la stessa idea. Con noi si sono avvicendati anche altri collaboratori interni, ma con loro non è mai andata come avremmo voluto”.

(E) “Venivamo entrambi da esperienze non proprio felici. Io nella musica ho sempre lavorato, lui era un appassionato e ci trovammo per caso ad iniziare un progetto televisivo che portammo avanti insieme producendolo, “Backstage Live”. Da lì entrammo nel “pianeta musica” conoscendo realtà nazionali e inconsapevolmente, nel giro di due o tre anni, diventammo un punto di riferimento, un vero e proprio faro per gli artisti emergenti non limitandoci cioè a fare solo un programma televisivo.

Iniziammo pian piano ad avere un nostro catalogo inglobando vari artisti. Non siamo nati con l’intenzione di creare un’etichetta, ma di fare quel programma, poi ci siamo ritrovati nel tempo a rispondere ad un’esigenza trovata sul campo, cioè quella di dover lavorare in maniera metodica sin dalle basi perché vedevamo tanti gruppi un po’ spersi. Ci siamo prima fatti le ossa e poi alla fine proiettati ad avere invece ottimi risultati in un anno difficile come il 2020. Quest’anno abbiamo infatti piazzato Ernest Lo fra i sedici finalisti di Musicultura con tanti passaggi per lui su Radio Rai 1, sulla tv (sul settimanale di attualità di Rai 1) e ci siamo imposti a livello nazionale. Daniele Mammarella, altro artista da noi prodotto, oggi è fra i cinque finalisti mondiali dell’Acoustic Guitarist of the Year 2020. La ciliegina sulla torta è stata poi l’approdo nelle Classifiche Fimi con Peppe Soks. Ci saranno altre novità entro la fine dell’anno”.

Com’è nato il fortunato sodalizio con Peppe Soks?

(E) “Dopo tanti anni di attività e continue produzioni ci siamo creati una rete di collaboratori. È stata una sorta di selezione naturale: tante situazioni locali o nazionali si sono perse per strada, sono restate quelle importanti che negli anni ci hanno permesso di iniziare ad avere risultati importanti come quelli di cui abbiamo già parlato. La collaborazione con Peppe Soks e la Arms Empire arriva da lontano, dopo anni di conoscenze di tante persone, artisti, gente del settore, stampatori, editori. Nel caso specifico se ne è occupato Alessandro che ora ci spiegherà meglio come sono andate le cose”.

(A) “Abbiamo lo stampatore dei cd in comune con AR.MS. Empire. È stato proprio lui a consigliare alla AR.MS. Empire di venire da noi. Noi abbiamo il distributore fisico, la Egea, che lavora benissimo da anni: sono puntuali, rispondono sempre al telefono e si lavora alla grande. AR.MS. Empire mi ha spiegato chi era l’artista e le sue esigenze, me lo hanno fatto ascoltare ed abbiamo poi deciso come potesse essere piazzato sul mercato. Peppe Soks fa un genere rap, trap, urban che va per la maggiore fra i ragazzi, ma ovviamente di qualità. Quando qualcuno ascolta un nostro disco ci può anche dire che è brutto, ma non che è fatto male: “brutto” è un qualcosa di soggettivo, ma “registrato male” è invece oggettivo.

Ho fatto capire alla AR.MS. Empire come dovevamo operare dal punto di vista fisico e, il giorno dell’uscita del disco, c’è stato un bel boom : tanta gente lo ha ordinato ed insieme a tanto streaming l’artista ha preso il volo. Peppe Soks da anni ha un buon successo, ma mancava il tocco finale, il fisico, che è arrivata grazie al nostro apporto. Senza questo forse non sarebbe arrivato nelle classifiche FIMI, pur essendo già presente anche in altre come quelle di Spotify”.

L’approdo nelle Classifiche Fimi … non un punto di arrivo, ma una nuova grande partenza per Music Force: cosa dobbiamo aspettarci dunque dalla vostra etichetta nel 2021?

(A) “È ovvio che per me sia un punto di partenza: per tutti gli artisti che si approcceranno a noi sarà un punto di riferimento, devono cioè capire che lavorando in una certa maniera si ottengono questi risultati. Non tutti recepiscono i consigli che vengono dati: in un mondo che dovrebbe essere collaborativo, nel quale quindi la gente dovrebbe dare magari ascolto a chi è un po’ più anziano nel settore, succede invece il contrario. In un anno difficile come questo noi siamo riusciti a raggiungere risultati importanti come quelli che ha già elencato Emanuele grazie anche al confronto e alla cooperazione con altre etichette”.

(E) “Per me questo non è né un punto di partenza, né di arrivo: siamo nati nel 2006 e stiamo crescendo, quindi per me è un periodo intermedio in cui siamo in fase ascendente e dobbiamo continuare questo trend. Stiamo per uscire con due giovanissimi artisti: entro fine anno Giulia DG pubblicherà un singolo e sta partecipando ad un concorso, Ernest Lo manderà sul mercato un singolo che anticiperà l’album.

Ci saranno anche le sorprese legate a Peppe Soks come già detto. Seguiremo una linea a livello editoriale sempre più marcata: punteremo più su artisti emergenti dedicandoci a loro in maniera approfondita e minuziosa, non lasciando spazio a progetti come quelli che ci aveva impegnato negli scorsi anni, come produrre cover band o altre situazioni.

C’è stata cioè una trasformazione negli ultimi tempi: abbiamo nettamente abbandonato quel mondo che in precedenza ci aveva visti attivi protagonisti e ci siamo aperti a questo tipo di mercato diverso. Abbiamo virato in questa direzione e anche i risultati avuti con Peppe Soks, Ernest Lo e Daniele Mammarella sono da intendere in questo senso”.

Pubblicato da
Piero Vittoria

L'Opinionista © 2008 - 2024 - Abruzzonews supplemento a L'Opinionista Giornale Online
reg. tribunale Pescara n.08/2008 - iscrizione al ROC n°17982 - P.iva 01873660680
Informazione Abruzzo: chi siamo, contatta la Redazione, pubblicità, archivio notizie, privacy e policy cookie
SOCIAL: Facebook - Twitter