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A Sulmona in scena Musineri e Rapsodia 700 di Drammateatro

da Marina Denegri

MUSINERI Drammateatro

Il 2 ottobre in scena il monologo che riprende la tragedia di Marcinelle, il 7 ottobre lo spettacolo ispirato al romanzo di Dacia Maraini

SULMONA – A Sulmona, nell’Auditorium del Palazzo dell’Annunziata, all’interno della rassegna Zona Teatro Illimitato organizzato dal gruppo Classe Mista, saranno rappresentati due spettacoli di Drammateatro.

Il primo appuntamento é fissato per sabato 2 Ottobre alle ore 18.30 quando la Compagnia presenterà Musineri,  uno spettacolo dedicato all’incidente minerario avvenuto l’8 agosto 1956 nella miniera di carbone del Bois du Cazier di Marcinelle, nei pressi di Charleroy, in Belgio, e alla testimonianza di Bruno Brancher, picaro scrittore e autore di Disamori vecchi e nuovi da cui sono tratti alcuni passaggi e che ha molto ispirato la scrittura scenica. Distante dalla “retorica della memoria”, Musineri ha per protagonista un personaggio che sembra scaturire direttamente delle atmosfere felliniane: Nenè, detta La Flamand, una specie di Giulietta degli spiriti dal sorriso tragicomico che da vita e corpo alla storia di alcuni emigranti e minatori. Nel semplice intreccio di storie si racconta e si svelano, anche con una sorta di sorridente leggerezza, i retroscena della tragedia del Bois du Cazier, dando così vita – nella crudezza della vicenda narrata – a momenti lirici di grande impatto scenico. A Marcinelle in quell’8 agosto del 1956 persero la vita 262 minatori di diversa nazionalità europea, la metà di questi erano italiani e circa la metà degli italiani provenivano dall’Abruzzo, in particolare dalla provincia di Pescara. Anche per questo è una memoria che ci appartiene… Lo spettacolo è un monodramma in musica, af dato alla pregnante interpretazione di Susanna Costaglione e alle musiche dal vivo di Marco Di Blasio. I contrappunti delle immagini filmiche di Paul Meyer contribuiscono a determinare un contesto scenico dai diversi e simultanei piani di lettura sonori – visuali e narrativi.

Il secondo appuntamento sarà giovedì 7 Ottobre con Rapsodia ‘900, spettacolo ispirato al romanzo di Dacia Maraini Il treno dell’ultima notte. Rapsodia ‘900, interpretato dalla giovanissima attrice Beatrice Giovani, adotta la chiave drammaturgica e ritmica che rimanda all’arte e alla tecnica narrativa dei rapsodi dell’Antica Grecia e dove racconto epico, musica e canto si alternano e intersecano nell’affascinante fluire di una narrazione affidata alla potente presenza fisica e vocale della Giovani. La storia è una sintesi del bellissimo e coinvolgente romanzo di Dacia Maraini “Il treno dell’ultima notte” dal quale Claudio Di Scanno ha trovato ispirazione per una drammaturgia dalla memoria pulsante del “secolo breve” quale è stato il ‘900. Un testo intenso e forte che narra di una sorta di viaggio iniziatico di Amara Sironi, giovane giornalista inviata nei paesi dell’Est dal giornale nel quale lavora per un reportage “oltre cortina” ai tempi della Guerra fredda. Siamo nel 1956 e nel lungo viaggio la protagonista del romanzo attraversa la memoria di una Europa divisa nei due blocchi, con ancora le ferite aperte dalla guerra e dall’orrore della Shoah, dove cerca tracce del suo giovane amico ebreo austriaco forse morto nel campo di sterminio di Aushwitz, fino a ritrovarsi nel pieno della rivolta d’Ungheria. Una immersione la sua nell’epoca drammatica della storia d’Europa, non priva di coinvolgimenti personali in grado di determinare in lei una forte quanto perturbante ed intima consapevolezza. Del testo di Claudio Di Scanno si è espressa la stessa Maraini in una nota nella quale scrive: ”Caro Claudio, ho finalmente avuto la possibilità di leggere il tuo testo, in cui riscontro molta fedeltà, molto senso della narrazione, molta responsabilità comunicativa”.

Entrambi gli spettacoli si avvalgono della drammaturgia e della regia di Claudio Di Scanno.

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