“Avvieremo con i Servizi sociali un percorso di assistenza domiciliare”
PESCARA – Nel pomeriggio di ieri si è aggiunta una nuova pagina alla storia di Nadia e Bartolo, la coppia pescarese al centro del servizio di denuncia di Giulio Golia della trasmissione le Iene andata in onda domenica scorsa. È una pagina positiva per loro quella odierna, vittime innocenti di un assurdo raggiro e truffe di cui dovrà rispondere l’individuo trovato dalla Polizia con la loro pensione in tasca, proprio davanti alle telecamere del programma, positiva perché Nadia e Bartolo ieri sono stati ricevuti dal sindaco Marco Alessandrini e dal vicesindaco Antonio Blasioli, quelli “veri” e non quelli che venivano millantati dal soggetto che per anni ha sottratto i loro averi.
Per mesi avevano infatti creduto di aver addirittura anche parlato con il sindaco al telefono, cosa subito chiarita dal primo cittadino, che ha manifestato loro vicinanza e la piena solidarietà dell’Amministrazione Comunale, oltre alla disponibilità ad aiutarli a uscire da una storia che va avanti da anni. Presente all’arrivo della coppia e della trouope del programma a Palazzo di Città anche il dottor Sabatino Trotta, a capo del Centro di Salute Mentale di Pescara che li segue da tempo e con il quale saranno condivise iniziative a loro tutela.
“Davanti al servizio sono rimasto basito e mi sono subito attivato per andare a fondo alla loro storia e alla loro situazione – racconta il sindaco Marco Alessandrini – Ho chiesto lumi ai nostri uffici delle Politiche Sociali per verificare come abilitare un percorso di assistenza. Lo faremo in sinergia con il Centro di Salute Mentale di Pescara che li segue da tempo e con il quale saranno condivise iniziative a loro tutela, in accordo anche con famigliari o referenti fidati e soprattutto di cui loro si fideranno.
Venerdì mattina i nostri assistenti sociali andranno a casa di Nadia e Bartolo per avviare un percorso di assistenza domiciliare, li abbiamo rassicurati in tutti i modi, perché sono scossi da quanto accaduto. Daremo disponibilità anche degli uffici finanziari, perché Bartolo vuole sapere come regolarizzare una situazione debitoria generata dalla situazione e a loro insaputa. Faremo la nostra parte per aiutarli a venirne a capo, come succede ogni volta che ci giunge una segnalazione di truffe ai danni di anziani o di persone con problemi psichici, i nostri assistenti sociali ne fanno diverse alle autorità competenti, raccogliendole da famigliari, vicini e conoscenti. Pratiche davvero scellerate, per carpire quelli che non sono patrimoni ingenti, ma rendite essenziali e minime, pur preziosissime per chi diventa vittima di questo tipo di sciacallaggio”.
“Che storia assurda quella capitata a Bartolo e Nadia – aggiunge il vicesindaco Antonio Blasioli – Due persone semplici di cui un uomo senza cuore si è preso gioco truffandoli. Dispiace dover affrontare casi del genere perché ti rendi conto quanto può essere piccolo un uomo e quanto vulnerabili le persone che si affidano agli altri, specie quelli che vengono ritenuti amici. Saremo a disposizione per chiarire quello che c’è da chiarire e aiutarli a uscire da una situazione che li ha toccati davvero molto”.