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Nasce a Montesilvano il Comitato Filiere Virtuose

da Redazione

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MONTESILVANO (PE) – Il rifiuto che diventa materia di qualità che produce valore. È questo il concetto alla base del “Laboratorio cittadino per il bene comune di Montesilvano – Le filiere virtuose ed ecosostenibili”, il comitato cittadino neo costituito e presentato questa mattina.

Alla conferenza hanno preso parte il sindaco di Montesilvano Francesco Maragno, la consigliera Valentina Di Felice, Alain Marc Loria e Claudio Mottini, rispettivamente presidente e vicepresidente del comitato, Maurizio Rampazzo, dell’Associazione Filiere Virtuose.

«Oggi nasce un comitato che sicuramente avrà ricadute importanti sul nostro territorio, dunque ben venga un’iniziativa che ancora una volta testimonia e sottolinea l’importanza della cittadinanza attiva» ha dichiarato il primo cittadino. Il progetto è nato all’interno del forum aperto ai montesilvanesi e dedicato alla Tari. « Abbiamo iniziato il percorso dei forum – ha dichiarato la consigliera Di Felice – per aprire le porte del municipio ai cittadini. Il Comune è sempre stato visto come un posto autorevole e autoritario dove si prendono le decisioni. Questa Amministrazione, invece, ha voluto stravolgere questo punto di vista sottolineando che le decisioni possono essere prese insieme ai cittadini».

«Il Comitato – ha proseguito il presidente Alain Marc Loria – nasce con il compito di promuovere il progetto regionale delle filiere virtuose che si fonda su una metodologia di trasformazione del rifiuto in materiale di qualità che consentirà ai cittadini virtuosi di rivendere il prodotto, con un conseguente risparmio sulla tassa sui rifiuti».

«Questo sistema – prosegue il vicepresidente Mottini – è perfettamente collaudato in Germania. Speriamo possa divenire una pratica usuale anche qui in Italia».

Il comitato organizzerà quindi giornate di sensibilizzazione e un convegno specifico per promuovere questo progetto, presente con comitati cittadini di 20 Comuni abruzzesi.
In sostanza il cittadino che aderisce al comitato rivende il suo prodotto di scarto ad aziende di produzione di beni di consumo. In questo modo da semplice consumatore diventa a sua volta produttore di materia.
Il comitato è supportato da “Empatia & Co”, un progetto ecosostenibile sulla salute.

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