Così Milo Vallone spiega la nascita e illustra gli obiettivi di questa spontanea federazione:
“La stesura delle lettera aperta dello scorso 20 Aprile, indirizzata al Ministro Franceschini in difesa degli artisti, categoria duramente colpita da questa emergenza sanitaria, è stata una profonda e irripetibile occasione per intercettare diverse sollecitazioni da parte di tanti operatori culturali ed evidenziando le medesime difficoltà legate al duro lockdown per l’emergenza COVID19.
Ho pensato così di dar vita ad uno strumento che ha già raccolto, nelle sue prime ore di vita, l’adesione di oltre cinquanta artisti e rappresentanti di centri di produzione culturale abruzzese in una Federazione spontanea chiamata “ECUA” (Enti CUlturali Autonomi), in difesa di tutti quegli enti culturali che non godendo di specifiche voci dei Bilanci Comunali e di sovvenzioni Regionali e/o Ministeriali ed agendo in totale autonomia (ossia sovvenzionandosi solo con i propri progetti), vivono un momento di così estrema difficoltà che nella stragrande maggioranza dei casi, risulta a rischio la sopravvivenza di quelle strutture stesse.
Visto pertanto il perdurare della pressoché totale immobilità del settore cultura, ECUA sta concependo un documento di richiesta di sostegno per la Regione Abruzzo e il Comune di Pescara che sarà presentato ai relativi Enti già all’inizio della prossima settimana.
Con la speranza che altri operatori del territorio vogliano unirsi in questa spontanea e al momento temporanea Federazione, chiediamo loro di far richiesta di iscrizione ai gruppi Facebook “ECUA – Abruzzo” per gli operatri abruzzesi ed “ECUA – Pescara” per quelli attivi nel capoluogo adriatico.
So già che altri colleghi si stanno adoperando per far nascere ulteriori divisioni di ECUA nelle varie comunità di riferimento.
Unici requisiti per far parte di ECUA sono: avere finalità volte alla produzione culturale (codice ateco) sia in senso artistico che tecnico/rganizzativo, che la nascita della propria attività sia antecedente al 1 gennaio 2018, che si abbia partita iva, e che la sede sia nel territorio di riferimento.
Le uniche realtà non comprese in questo strumento federativo sono: i singoli artisti, per i quali ci sono proposte di sostegno rivolte al Governo e al relativo Minstero e, essendo una federazione di produttori autonomi, non sono altresì comprese tutte le realtà già riconosciute e finanziate dai Bilanci Comunali, dalla Regione e dal FUS- Fondo Unico per lo Spettacolo” del Ministero dei Beni Culturali”.
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