CAPESTRANO – Nicholas Fontecchio nacque a Capestrano, in provincia dell’Aquila, il 5 giugno del 1887. Giovanissimo decise di tentare il “sogno americano”. Giunse in Illinois dove, nel 1908, sposo Mary J. Fulgenzi (originaria di Calascio) che gli diede cinque figli: Anna; Dante (1911-1985); Norma (1913-1984); Dorothy (1914-1995) e Marina (1916-1977). Da subito trovò lavoro come minatore.
Uomo di grande carisma e di un vivace eloquio (aveva imparato subito e bene la nuova lingua) non impiegò molto a divenire un riferimento per i suoi colleghi. La paga dei minatori era bassa rispetto al duro e massacrante lavoro. Così lui organizzò un movimento di protesta e per questo sospeso dal lavoro. La cosa non sfuggì a John Llewellyn Lewis (sindacalista e leader della (“United Mine Workers of America”.
Un uomo che fece la storia dell’estrazione del carbone organizzandomilioni di altri lavoratori industriali negli anni ’30, durante la Grande Depressione) che lo volle con se nella “United Mine Workers of America”. Uno dei suoi primi incarichi come rappresentante fu l’organizzazione delle miniere di carbone del Colorado. Nicholas Fontecchio divenne poi coordinatore del “Congress of Industrial Organizations” riuscendo a far entrare il suo sindacato nell’industria siderurgica e delle case di imballaggio. Fu membro attivo di “Independent Order of Odd Fellows” (IOOF) e della Colorado Springs Charter Association. Nel 1952 decise di ritirarsi da ogni attività.
Da notare che Nicholas Fontecchio trascorse molto tempo con gli indiani Navajo, molti dei quali erano minatori. Anche per questo costruì il locale di intrattenimento a cui diede il nome di “Navajo Hogan” (costruito sul modello di un’abitazione indiana Navajo fu un luogo dove tutti i minatori della regione potessero riunirsi insieme ai minatori locali per interagire e legarsi come amici). Il locale é iscritto nel Registro Nazionale dei Luoghi Storici. Nicholas Fontecchio morì a Colorado Springs, nel novembre del 1965. La targa che fu apposta in suo onore recita: “Dedicato alla memoria di Nicholas Fontecchio – per l’eccellente servizio e l’abnegazione nella causa del lavoro e del progresso delle United Mine Workes of America.
A cura Geremia Mancini – presidente onorario “Ambasciatori della fame”