GIULIANO TEATINO – Nicola Andreacola nacque a Giuliano Teatino in provincia di Chieti, il 23 marzo del 1905, da Angelosanto (trentacinquenne “contadino” – figlio di Luigi e Serafina Bucci) e da Anna Domenica (trentacinquenne “contadina” – figlia di Ermenegildo e Angelamaria Razzi). I suoi genitori si erano sposati il 18 novembre del 1897.
In casa Andreacola oltre a Nicola arrivarono altri tre figli: Concetta (n.1901 – il 19 agosto del 1922 sposò Giuseppe Andreacola); Natalina (n.1906 – il 2 gennaio del 1927 sposò Edgardo Ricciuti) e Luigi (n.1910 – il 21 dicembre del 1935 sposò Grazia Bucci- probabilmente morì nel 1945). Angelosanto, il padre, emigrò nel 1907 e giunse ad “Ellis Island” con la nave “Roma”. Trovò lavoro nella costruzione di una ferrovia. Dopo due anni tornò per poi ripartire nel 1916. Questa volta, Angelosanto, giunse ad “Ellis Island” con il piroscafo “Stampalia”.
Dei figli solo Nicola “Nick” scelse, come il padre, la via dell’emigrazione e nel 1922 , insieme al cugino Carminantonio D’Onofrio (nato a Giuliano Teatino il 3 settembre 1904), partì alla ricerca del “sogno americano”. I due giunsero ad “Ellis Island” a bordo del piroscafo “Presidente Wilson”. Nicola “Nick” stabilì la sua residenza a Camden in New Jersey. Dopo aver fatto diversi e duri lavori, nel 1929, decise di aprire una sua piccola attività per la vendita di “generi alimentari”. Successivamente il negozio fu ampliato e divenne un affermata “Grocery”.
Punto di riferimento della comunità italo-americana . Molti i prodotti che “Nick” faceva arrivare dall’Italia. Nicola “Nick”, l’11 giugno del 1929, sposo a Camden Ernestina Palombo (nata a Giuliano Teatino, il 18 febbraio del 1905, da Ciriaco “calzolaio” e Filomena D’Aurizio). Da notare che sia Nicola che Ernestina erano nati, a pochi metri l’uno dall’altra, in “via Nevi” a Giuliano Teatino. I due ebbero un figlio: Angelo (studiò alla “Temple University”). Nicola “Nick” fu componente della “American Legion local post 274” e “The Unione and Forza Society”.
Nella foto Nicola “Nick” nella sua “grocery”
A cura di Geremia Mancini – presidente onorario “Ambasciatori della fame”