NOTARESCO (TE) – L’intensificazione dei servizi da parte della Compagnia Carabinieri di Giulianova, mirata a prevenire furti e rapine, continua a dare buoni risultati: alle 3 di questa notte, infatti, una pattuglia della Stazione Carabinieri di Notaresco al comando del Maresciallo Francesco Ruscio, in via Belvedere, incrocio con via Cavour, ha intimato l’alt ad una Fiat Panda di colore bianco, il cui conducente, anziché fermarsi, ha invece accelerato dandosi subito alla fuga.
Ne scaturiva un rocambolesco inseguimento, tanto che la Fiat Panda ha rischiato più volte di ribaltarsi lungo il tragitto percorso. Nel frattempo, la centrale operativa della Compagnia di Giulianova aveva allertato le altre pattuglie presenti in zona, tra cui quella del Nucleo Radiomobile e della Stazione Carabinieri di Pineto che accorrevano in ausilio dei colleghi di Notaresco.
L’intensificarsi del suono delle sirene delle autoradio ha evidentemente intimorito il malvivente, il quale, giunto in contrada Sammaccio e sentendosi ormai braccato, ha imboccato una strada sterrata e si è lanciato dall’auto in corsa che è andata a sbattere contro il palo di una recinzione.
Il ladro è stato subito inseguito a piedi dai militari dell’Arma, ma è riuscito ugualmente a sfuggire alla cattura addentrandosi nella vegetazione della campagna circostante, favorito anche dall’oscurità.
I Carabinieri della Stazione di Notaresco e i colleghi del Nucleo Operativo di Giulianova, hanno sin da subito iniziato tutti gli accertamenti finalizzati all’individuazione del malvivente, tra cui il rilievo delle impronte digitali presenti nell’auto e l’esame delle immagini riprese dalle telecamere di videosorveglianza della zona.
Le stesse indagini, attivate nell’immediatezza, hanno permesso di ricostruire la vicenda: la Fiat Panda, infatti, era stata rubata poco prima dal piazzale esterno di una ditta di Notaresco che si occupa di telecomunicazioni. Al suo interno, i Carabinieri hanno poi rinvenuto costosissimi materiali rubati dal magazzino della stessa impresa proprietaria della Panda, in particolare attrezzi ed utensili da lavoro e macchinari per la posa in opera di impianti per le comunicazioni in fibra ottica.
L’intera refurtiva, per un valore complessivo di circa 50.000 euro, è stata restituita al titolare dell’azienda derubata.