PESCARA – “Il Presidente, la Giunta e il Consiglio Regionale hanno la responsabilità di amministrare “le pubbliche risorse” con oculatezza e nel rispetto delle leggi, altrimenti il messaggio trasmesso alle nuove generazioni è quello che, in nome della politica, tutto è consentito, compreso trasgredire leggi …
Aeroporto Pescara
Ultime notizie sull’Aeroporto di Pescara, Informazioni sulla storia e cronaca del giorno sulla struttura presente nei pressi di Auchan sulla Tiburtina
L’Aeroporto di Pescara è uno scalo situato a circa 4 km dal centro della città, lungo la strada statale 5 Via Tiburtina Valeria, ed è ben collegato con importanti arterie viarie (autostrada A25, autostrada A14, raccordo autostradale 12 e SS 714 Tangenziale di Pescara) e ferroviarie (ferrovia Roma-Pescara e ferrovia Adriatica).
Essendo l’unico aeroporto internazionale della regione, riveste un ruolo fondamentale per trasporti e collegamenti aerei dell’Abruzzo e delle regioni vicine, il suo bacino d’utenza infatti si estende anche al Molise, le Marche e l’area garganica. L’aerostazione passeggeri costruita nel 1996 è una struttura moderna, ampliata nel 2011e nuovamente ristrutturata nel 2018; inoltre sono stati realizzati 2 nuovi gates che passano da tre a cinque, e una nuova area commerciale air-side su una superficie di 250 metri quadrati.
La storia
La sua storia risale ai primi del XX secolo quando, nel 1917, a seguito del bombardamento di Pescara da parte di aerei della k.u.k. Luftfahrtruppen, la componente aerea dell’imperiale e regio Esercito austro-ungarico, si realizza lungo la via Tiburtina il campo di aviazione militare gestito dal Regio Esercito italiano, a servizio della Sezione Difesa della città adriatica che vi arriva il 26 ottobre con 2 Farman 14. A tale scopo venne costituita il 31 luglio 1918 la 302ª Squadriglia che, equipaggiata con il monomotori biplani Ansaldo S.V.A., considerati tra i migliori caccia bombardieri dell’epoca, venne dislocata sulla base aerea. Nel 1927 l’aeroporto fu ingrandito a 50 ettari, rimodernato.
Negli anni trenta, con l’affermarsi dell’aviazione commerciale, la compagnia aerea Società aerea mediterranea (SAM) decise, nel 1933, di istituire un servizio aereo trisettimanale di collegamento tra l’aeroporto di Pescara e l’aeroporto di Roma-Urbe, con scalo intermedio al campo di aviazione di Piana di Bagno nei pressi di L’Aquila-
Tra le prime aerolinee che riprendono i collegamenti aerei dopo la seconda guerra mondiale figura la Società anonima di navigazione aerea transadriatica, che il 5 maggio 1947 inaugura il collegamento Pescara – Roma Urbe, effettuato con Douglas DC-3. Contemporaneamente al primo collegamento, Transadriatica propone sull’aeroporto pescarese anche un’altra interessante rotta, la Venezia-Ancona-Pescara-Brindisi-Catania. La compagnia Avio Linee Italiane, inoltre, decide di aprire una rotta che permetterà di congiungere l’Italia settentrionale con il sud sulla tratta Milano-Pescara-Foggia-Bari-Brindisi. Itavia, costituita nell’ottobre del 1958, che aveva come obiettivo lo sviluppo di scali minori non serviti dalla diretta concorrente, la costituenda Alitalia, apre la sua prima rotta proprio dallo scalo pescarese: la Pescara-Roma Urbe, iniziata il 15 luglio 1959 con il piccolo bimotore da otto posti De Havilland Dove (I-AKET). Con lo sviluppo della Itavia crescono anche i collegamenti con l’aeroporto di Pescara ed infatti tra la fine degli anni ‘60 ed i primi anni ‘70 Pescara è collegato con le città italiane di Roma, Milano, Ancona, Crotone, Forlì, Lecce, Bergamo, Bologna, Treviso-Venezia, Catania e Palermo.
Nel 1973, per la prima volta con Bruce Barrymore Halpenny, ex Royal Air Force, un aereo BAC One-Eleven della British Caledonian collegherà direttamente Pescara con Londra della capitale inglese.
Dal 1º febbraio 1979, Itavia è costretta a sospendere i propri voli su Pescara a causa della revisione delle “minime” su alcuni aeroporti italiani attuate da parte dell’ANPAC, l’Associazione nazionale piloti aviazione civile; l’innalzamento delle minime in questione (la distanza dalla pista e la relativa quota – alla quale il pilota deve decidere se continuare o meno l’atterraggio) dipende dalla mancanza degli aiuti radioelettrici (come l’ILS, Instrument landing system) e visivi indispensabili per permettere l’atterraggio degli aeromobili in condizione di scarsa visibilità, ed assenti all’epoca sullo scalo. Itavia, compagnia aerea originatasi a Pescara, non torna più sulla pista del Liberi. La strage di Ustica del 1980 portò alla cessazione dei voli della compagnia.
Dopo il periodo buio durante il quale il Liberi non dispone di nessun collegamento di linea, si ricomincia a vedere un po’ di luce con il ripristino del collegamento con il capoluogo lombardo, ancora via Ancona, effettuato da Aermediterranea, compagnia appartenente al gruppo IRI e controllata da Alitalia, che sarà operato dal 1981 al 1983.
Dal 1984 il volo per Linate viene gestito dall’altra compagnia del gruppo: ATI (Aero Trasporti Italiani) con sede a Napoli. Nel 1988 è la volta della compagnia di bandiera nazionale, la quale mette in campo i moderni MD-80 e li utilizza fino al 1994 riuscendo, a fasi alterne, ad effettuare il tanto sospirato collegamento diretto con Milano. Dal 1994 il volo di linea con Milano-Linate viene effettuato da Air One, la compagnia nata nel 1983 come scuola di volo e società per i servizi di aerotaxi proprio a Pescara con il nome di Aliadriatica. Nel 1996 si inaugura l’attuale aerostazione, mentre la vecchia struttura viene riconvertita ad uso tecnico e logistico. L’intervento ha consentito all’aeroporto di offrire maggior comfort ed efficienza di servizio. Lo sviluppo dell’aeroporto, che dai 114.000 passeggeri del 2000 è passato ai 667.000 del 2017, è dovuto al fenomeno low cost che ha interessato tutta l’Europa e la maggior parte dei piccoli scali italiani, coinvolgendo positivamente anche l’aeroporto di Pescara.