Lo spettacolo di Gian Marco Montesano va in scena sabato 21 e domenica 22 maggio
PESCARA – FLORIAN METATEATRO Centro di Produzione Teatrale per Teatro D’Autore e altri linguaggi direzione artistica Giulia Basel, sabato 21 maggio ore 21.00 e domenica 22 maggio 2016 ore 18.00 per “La Storia si fa Teatro” al FLORIAN ESPACE – Pescara, nel Centenario della Grande Guerra presenta:
“Era una notte che pioveva” uno spettacolo di Gian Marco Montesano collaborazione artistica Giulia Basel
con Giulia Basel e Umberto Marchesani
voci fuori campo Massimo Vellaccio e Flavia Valoppi registrazioni e fonica Globster luci Renato Barattucci montaggio video Oscar Strizzi
una produzione Florian Metateatro Centro di Produzione con la collaborazione della Biblioteca Provinciale G. D’Annunzio di Pescara.
Il nuovo lavoro del Florian Metateatro dedicato alla Prima Guerra Mondiale debutta non a caso in prossimità del 24 maggio: “Era una notte che pioveva” , uno spettacolo di Gian Marco Montesano con la collaborazione artistica di Giulia Basel, quest’ultima anche in scena con Umberto Marchesani. L’Italia e l’Europa in conflitto. Il riaffiorare, dopo cent’anni, di un ricordo lontano ma inquieto. La Prima Guerra Mondiale. Per fare memoria di una umanità spezzata, tragicamente sofferente ma quasi sempre assolutamente dignitosa. Una umanità assunta al maschile e al femminile nel contempo, visione non consueta trattandosi della “narrazione” di storie e fatti di soldati. Due interpreti, l’Alpino e la Crocerossina. Le lettere e i diari. E la luce emersa dall’orrore delle trincee : la scrittura. Milioni di lettere scritte da chi non sapeva scrivere, soldati d’ogni luogo che, nell’analfabetismo largamente diffuso lungo i 40.500 Km. di trincee scavate, torcendo e inventando grammatiche, mettendo in croce i segni di scrittura trovarono l’unico sollievo al peso tremendo della loro croce fisica. Donne colte, le Crocerossine, che scrivono diari per ricordare le sofferenze dei più umili tacendo le proprie, e i loro feriti che generano una scrittura come il balbettare del corpo sofferente, solo per “far sapere a casa” che “tutto va bene”. Donne, uomini e 40 milioni di animali (cavalli, muli, cani e piccioni viaggiatori) morti in battaglia al servizio delle truppe. “Era una notte che pioveva e che tirava un forte vento” dice la canzone degli Alpini e così questo progetto che non pretende di soffiare come vento della Storia ma, semplicemente, ritornare puntuale come vento del ricordo.
“Forse può essere utile a tutti noi italiani, ora che abbiamo sempre meno fiducia in noi stessi e nel nostro futuro, ricordare che un secolo fa l’Italia fu sottoposta alla prima grande prova della sua giovane storia. Poteva essere spazzata via; invece resistette. Dimostrò di non essere soltanto “un nome geografico”, come credevano gli austriaci, ma una nazione” Aldo Cazzullo (La guerra dei nostri nonni) “Cesura storica o (e?) mattanza di massa; ultima guerra ottocentesca oppure prima contemporanea; oscena fucina di morte o evocatrice di modernità; fine di un Mondo oppure incipit epocale? (…)Quante parole (sì, è stato anche un conflitto di parole) generate e parlate e scritte intorno al sangue, al rivolgimento degli spazi fisici, alla mutazione degli orizzonti mentali di milioni di uomini e donne? e quante le interpretazioni di una guerra non a caso percepita e detta “Grande” già da chi allora la stava vivendo e ne moriva?” EnzoFimiani ( Dizionario della Grande Guerra)
Domenica dopo lo spettacolo, per “Incontri a teatro” seguirà un colloquio con la compagnia a cura di Paolo Verlengia
Biglietti: intero € 10 ; ridotto € 8 ; professionale € 6 (per artisti e per gli allievi delle scuole di teatro convenzionate) E’ consigliata la prenotazione.
Info e prenotazioni: FLORIAN METATEATRO Via Valle Roveto 39 – 65124 Pescara tel. 085 4224087 – 085 2406628 – 393/9350933 FACEBOOK Florian Teatro Stabile d’Innovazione www florianteatro com – organizzazione@florianteatro.it