Al Teatro Fenaroli l’anteprima nazionale
LANCIANO (CH) – Presentato il 18 settembre a Lanciano lo spettacolo Nunsense, di Dan Goggin ripreso dalla Compagnia dell’Alba di Ortona, che sulla scia del grande successo di “Aggiungi un posto a tavola”, riporta in scena uno dei suoi cavalli di battaglia. Alla conferenza stampa di presentazione erano presenti il Sindaco del Comune di Lanciano Mario Pupillo, l’Assessore alla Cultura Pino Valente, il Direttore Musicale della Compagnia dell’Alba Gabriele De Guglielmo, e il regista e coreografo Fabrizio Angelini. Durante la presentazione una parte del cast si è esibito in alcuni brani cantati compresi nello spettacolo creando un simpatico siparietto.
Lo spettacolo viene riallestito a Lanciano grazie alla collaborazione del Comune di Lanciano e debutterà in anteprima nazionale il 19 e 20 settembre alle 21 presso il Teatro Fenaroli; la tournée proseguirà per Roma dal 22 settembre all’11 ottobre 2015 (Teatro de’ Servi), e a Milano dal 15 ottobre al 1° novembre 2015 (Teatro Martinitt). Altre date sono in via di definizione, così come un probabile tour estivo. Lo spettacolo è co-prodotto dal Teatro Stabile d’Abruzzo. Fabrizio Angelini ne firma ancora una volta adattamento e regia in collaborazione con Gianfranco Vergoni, con la regia associata di Alessia de Guglielmo e la direzione musicale di Gabriele de Guglielmo. In scena Laura Del Ciotto, Carolina Ciampoli, Monja Marrone, Alberta Cipriani, Edilge Di Stefano, Giorgia Bellomo, Valentina Di Deo. Questa edizione di Nunsense è dedicata a Serafina Frassica.
NUNSENSE (gioco di parole tra NUN – suora e NONSENSE), ha debuttato nel teatro “Cherry Lane” di New York il 12 Dicembre 1985. È stato il secondo musical della storia Off-Broadway per permanenza continuativa in scena (8 anni). Ha vinto quattro premi “Outer Critics Circle Awards”, tra i quali quello di miglior musical off-Broadway ed è stato rappresentato in tutto il mondo in più di 26 lingue. Nunsense ha avuto anche un seguito. Anzi, più di uno: Nunsense2 the sequel, Nunsense jamboree (una versione country), e perfino Nunsense a-men, una versione con tutti i ruoli interpretati da attori maschi.
LA TRAMA – Impegnate a giocare a Bingo presso le Focolarine, la Madre Superiora ed un piccolo gruppo di consorelle sopravvivono alla fatale zuppa al finocchio che la povera Suor Giulia ha servito per cena alle altre 52 sorelle del Certosino Zelo: tornate in convento le suore trovano tutte le altre con la faccia nella minestra! Non avendo la possibilità economica di seppellirle tutte, sono costrette a conservare le ultime quattro sfortunate… nel congelatore! Ma le “amiche di Maria” non si danno per vinte e mettono in scena uno spettacolo per raccogliere fondi e poter donar loro una giusta sepoltura. Queste le premesse dell’esilarante spettacolo, nato molto prima di Sister Act, nel quale le consorelle cantano, ballano e recitano ognuna con la sua storia, dimostrando le proprie capacità ma anche le proprie umane debolezze. Nell’adattamento la vicenda è ambientata in Italia, ai giorni nostri. Le suore sono ben calate nella vita di oggi con tutti gli annessi e connessi, ben informate sugli avvenimenti e sulla cronaca nonché sugli eventi televisivi, con tanto di riferimenti a Suor Paola o don Mazzi… Lo spettacolo dopotutto, ha un allusivo sottotitolo: “le amiche di Maria”… Fabrizio Angelini firma adattamento e regia di questo spettacolo, in collaborazione con Gianfranco Vergoni, con la regia associata di Alessia de Guglielmo e la direzione musicale di Gabriele de Guglielmo.
NOTA DI REGIA – Io e Gianfranco Vergoni, che insieme a me ha collaborato alla traduzione, all’adattamento e alla regia di questo spettacolo, abbiamo visto insieme un’edizione a New York nel 1992, e fu davvero esilarante. Ci colpirono la sua vena simpaticamente ironica, e il fatto che tutto sembrasse avvenire davvero lì, in quel momento, quasi improvvisato insieme al pubblico da questo gruppo di suore, che erano delle eccellenti performer (attrici, cantanti, danzatrici), talmente straordinarie da non sembrarlo. Già allora pensammo che sarebbe stato un esempio di lavoro interessante anche con delle attrici nostrane. Il testo ci è capitò per caso tra le mani qualche anno dopo nel negozio di Samuel French a Londra e riuscimmo successivamente a recuperare anche il CD con le canzoni. Nella nostra versione, in particolare nella traduzione e nell’adattamento, la vicenda è trasferita in Italia ai giorni nostri, per il desiderio di arrivare più direttamente al cuore degli spettatori. Le cinque suore sono ben calate nella vita di oggi, con tutti i nessi e connessi, ben informate sugli avvenimenti e sulla cronaca. Nonché sugli eventi televisivi. Non a caso vengono citati alcuni personaggi a loro molto vicini: Suor Paola, Suor Germana, Don Mazzi… E il sottotitolo “…le Amiche di Maria…” è tutto un programma…
(Fabrizio Angelini)