Dello stesso tono il commento dell’assessore regionale Guido Quintino Liris. “È assurdo che i cittadini stranieri non debbano certificare il loro reddito ed il loro patrimonio, potendo così precedere in graduatoria, in molti casi, i cittadini italiani costretti a denunciare fino all’ultimo centesimo. Si tratta – precisa – di una disparità in totale controtendenza rispetto ad una valutazione equanime di tutti gli aventi diritto ad un alloggio”.
Sull’impugnazione della legge regionale è intervenuto anche il capogruppo in Consiglio regionale, Guerino Testa (nella foto). “Come consiglieri regionali, e come legislatori, ci sentiamo offesi da un metro di giudizio che va oltre il buon senso e che in maniera evidente crea irregolarità e disuguaglianza nelle valutazioni oggettive di redditi e patrimoni. Auspico che il parere dei giudici della Corte Costituzionale – sottolinea – prevalga sulle decisioni del Governo che hanno solamente il sapore di una presa di posizione politica, per giunta inappropriata”.
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