Lavoro

Nuove assunzioni al San Liberatore di Atri

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Un nuovo dirigente medico di Gastroenterologia e la nascita dell’UOS di Ecoendoscopia i due nuovi risultati per il potenziamento del nosocomio della città ducale

ATRI (TE) – Continua il processo di rilancio dell’ospedale San Liberatore di Atri.

Dopo i rinforzi che negli scorsi mesi hanno visto arricchire lo staff di Pediatria, Oculistica e Urologia di nuovi medici e la nascita dell’Unità Operativa Semplice Dipartimentale di Urologia e Andrologia, il nosocomio atriano aggiunge oggi un tassello in più.

Si tratta dell’assunzione del dottor Carmelo Barbera, che ricoprirà il ruolo di dirigente medico di Gastroenterologia.

Ne dà notizia il consigliere regionale Luciano Monticelli, che si dichiara soddisfatto delle importanti novità che nell’ultimo periodo stanno interessando l’ospedale della città ducale.

“E’ un dato assolutamente positivo – precisa in merito Monticelli – che smentisce nei fatti coloro che immaginavano un destino decisamente diverso per il San Liberatore, quando avevano parlato di una sua trasformazione in un ‘mero poliambulatorio, ricovero per anziani e lungodegenza’. Niente di più falso, come i fatti hanno poi dimostrato: questa nuova assunzione torna infatti a ribadire che quello di Atri è il più in forma fra i tre ‘Ospedali di Base’ del teramano”.

Non è tutto. Tra i più recenti traguardi raggiunti c’è anche la nascita dell’Unità Operativa Semplice di Ecoendoscopia, che completa il ventaglio delle prestazioni offerte dalla Gastroenterologia e costituisce un ulteriore supporto per le indagini al I livello nello screening oncologico.

“Si tratta di una struttura ex novo – precisa ancora il consigliere regionale – Precedentemente, infatti, esisteva soltanto un ambulatorio legato alla struttura di Teramo. Essere riusciti a trasformarlo in Unità Operativa Semplice è dunque una grande conquista, per la quale è doveroso ringraziare i vertici della Asl di Teramo che hanno permesso tutto questo, oltre a ciò che troverà prossimamente completamento con un altro progetto. La speranza è a questo punto che il presidio atriano cessi di essere strumento nelle mani di chi critica, con il conseguente rischio di offuscare un rilancio che, invece, si fa sempre più concreto.

Non dimentichiamo, infatti, che con il centrosinistra al governo l’Urologia è tornata UOSD, la Pediatria e la Fibrosi Cistica sono state mantenute, l’Endocrinologia ha ricevuto cospicui finanziamenti per ammodernare il proprio reparto e l’Oculistica fa numeri mai visti.

A questi risultati si aggiungono oggi un nuovo dirigente medico per la Gastroenterologia e la nascita dell’UOS di Ecoendoscopia.

Una serie di cambiamenti, insomma, oltremodo positivi, che ci fanno guardare con grande ottimismo al futuro del San Liberatore ”.

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