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Lanciano, Nuove luci in città: la mostra personale di Marco Lodola

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L’inaugurazione della mostra di uno degli artisti italiani contemporanei più influenti si terrà il 16 novembre alla presenza dell’autore

LANCIANO – “Nuove luci in città” è il titolo della mostra personale di Marco Lodola, organizzata dalla Galleria la Nuova Forma di Lanciano, in cui saranno presentate 25 sculture luminose in perspex, led e neon dell’artista pavese. L’inaugurazione, che vedrà la presenza dell’autore, si terrà sabato 16 novembre a Lanciano presso la Galleria in via Bocache, 8.

Considerato uno degli artisti italiani contemporanei più influenti, Marco Lodola esordisce all’inizio degli anni ’80 come fondatore del gruppo “Nuovo Futurismo”, di cui Renato Barilli è stato il principale teorico. La sperimentazione di materiali inconsueti e il desiderio di contaminare la creazione artistica con il design caratterizzano da sempre la produzione di Lodola. L’interesse di questo artista è volto alle possibilità espressive dei materiali industriali e all’invasività dei soggetti proposti dai mass media: Lodola trova nel perspex, nel neon e nel led la materia da plasmare per dare forma alle sue sculture luminose raffiguranti icone mutuate dall’immaginario popolare e animate da una vivace luminosità. La spinta innovativa di questi lavori svela lo studio approfondito da parte dell’artista dei grandi maestri dell’arte, le cui ricerche sono assorbite e rielaborate fino alla genesi di un linguaggio personale e caratteristico. Le opere di Lodola svelano l’influsso di Matisse e della luminosità delle sue campiture monocrome, di Fortunato Depero e della sua visione artistica volta ad allargare l’orizzonte della creazione fino al confronto con il quotidiano delle persone. Da questi punti di riferimento nascono le sculture luminose di Lodola: ballerini, innamorati, pin – up e automobili sono i soggetti ai quali l’artista affida il compito di portare l’opera d’arte fuori dagli ambienti convenzionali per avvicinarla alla quotidianità; proprio questo desiderio di un contatto immediato tra pubblico e opera favorisce l’incontro del lavoro di Lodola con i più svariati mezzi comunicativi, quali il cinema, la televisione, il teatro e la musica. Attraverso questi canali i lavori di Lodola si aprono al mondo, offrendo agli spettatori la possibilità di fruire di opere d’arte senza il formalismo dei luoghi ad esse convenzionalmente dedicati. L’arte di Lodola si fa seriale, esce dai musei, scende in strada, entra nelle case ad incontrare il suo pubblico.

Tra le collaborazioni più note dell’artista, ricordiamo quelle con i musicisti Max Pezzali, Timoria, Omar Pedrini, Jovanotti, Andy (Bluvertigo), Steve Vai, Ron, Renzo Arbore, con eventi come Festival di Sanremo, X Factor, Roxy Bar di Red Ronnie e con il regista Fausto Brizzi. Numerose le collaborazioni di Lodola con prestigiosi marchi quali Carlsberg, Coca Cola, Coveri, Vini Ferrari, Dash, Harley Davidson, Ducati, Fabbri, Illy, Riva, Swatch, Nonino, Valentino. Tra i suoi lavori figurano diversi loghi e immagini per importanti istituzioni come le Olimpiadi Invernali di Torino, il Giro d’Italia, la Juventus e Air One.

Marco Lodola è nato a Dorno (Pavia), frequenta l’Accademia di Belle Arti di Firenze e di Milano. Agli inizi degli anni ’80 intorno alla Galleria di Luciano Inga Pin, a Milano, fonda con un gruppo di artisti il movimento del Nuovo Futurismo, di cui il critico Renato Barilli è il principale teorico. Dal 1983 espone nelle più importanti sedi espositive pubbliche e private di tutto il mondo. Numerose le installazioni di arte pubblica, ricordiamo quelle presso Città del Messico, Montecarlo, Riccione, Faenza, Bologna, Paestum, Pavia, San Paolo di Brasile, Udine. Tra i suoi ultimi interventi, riportiamo la partecipazione di Lodola alla 54esima Biennale di Venezia con il progetto a cura di Vittorio Sgarbi “Cà Lodola”, installazione presso la Galleria G. Franchetti alla Cà d’Oro. Nel 2012 l’esposizione a Palazzo Medici Riccardi di Firenze a cura di Luca Beatrice e con il Gruppo Nuovo Futurismo esposizione a Rovereto a Casa Depero e a Milano allo Spazio Oberdan; collabora con Sanrio-Hello Kitty per un progetto di beneficenza a favore di Emergency. Alcuni lavori sono nella scenografia del programma Metropolis per il canale Comedy Central e The Apprentice con Flavio Briatore. Realizza le scenografie teatrali dello spettacolo ‘Chiedo Scusa al Signor Gaber’ di Enzo Iacchetti. Nel 2013 realizza la scultura Excalibur per l’edizione 2013-2014 di X-Factor. Nel 2014 espone a Mosca per Harmont&Blaine con madrina d’eccezione Sofia Loren, espone al MAM di Cosenza, inaugura una personale nel Museo di Evita Peròn a Buenos Aires e al Museo du Football di San Paulo in occasione dei Mondiali di Calcio in Brasile, realizza l’illuminazione ‘Ponticino’ sul Ponte dell’Impero di Pavia. Nel 2015 colloca in Piazza del Duomo a Milano per Mondadori la scultura “Eden”, è presente all’EXPO ITALIA all’interno della mostra “Tesori d’Italia” curata da Vittorio Sgarbi ed allo Spazio Gentile a Giovinazzo con la Galleria Avangart. Illumina il borgo di Castelnuovo Val di Cecina e allestisce il palco della tournée degli Stadio. Realizza la scenografia per l’undicesima edizione del Teatro del Silenzio di Andrea Bocelli e per il film “Lasciati Andare” di Toni Servillo. Nel 2017 allestisce a Fortezza Santa Barbara di Pistoia il palco per il concerto di Danilo Rea, Gino Paoli e Paolo Rossi. Ad Alessandria colloca due sculture luminose dedicate alla figura di Napoleone e Borsalino. Nel 2018, in occasione dei 15 anni del locale milanese Blue Note, allestisce la facciata e posiziona sculture all’interno. Durante lo stesso anno espone presso la Reggia di Caserta una serie di sculture luminose, nella mostra “Tempus-Time” a cura di Luca Beatrice e allestisce la facciata del teatro Ariston di Sanremo con sculture a Led luminose con una installazione intitolata “il volto degli altri”. Nel 2019 espone presso il Palazzo Magnani a Reggio Emilia per la mostra L’arte del gioco, espone in occasione della 58 Biennale di Venezia con una scultura luminosa alta 8 mt nominata “Hello Goodbye” posizionata negli spazi dell’Arsenale.

Pubblicato da
Marina Denegri
Tags: Lanciano

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