L’AQUILA – Al via il progetto “Nuovi Spazi Per Emozionarci”, selezionato da “Con i Bambini” nell’ambito del “Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile”. Questa iniziativa – pensata prima dell’emergenza pandemica – appare ora ancora più calzante per affrontare la sfida dell’abbandono scolastico e favorire un sempre maggiore sviluppo delle potenzialità della comunità a partire dall’accompagnamento alla crescita dei bambini in uno spirito di autonomia e di emancipazione.
Ente capofila l’associazione “L’Aquila che Rinasce – ETS” che coordina un partenariato di ben 13 realtà.
Alla conferenza stampa è stato presente il vicepresidente dell’impresa sociale “Con i Bambini”: Marco Rossi Doria, che ha presentato l’iniziativa affermando che essa è caratterizzata da “una rigorosa struttura di qualità che pone al centro e nel modo più corretto, i temi dell’identità e della comunità: i nuovi baricentri della crescita di un territorio, i soli in grado di contrastare la povertà e favorire lo sviluppo educativo delle aree interne”.
Presenti anche David Iagnemma, segretario generale della Fondazione Carispaq, e i rappresentanti di “L’Aquila che rinasce”, il presidente Andrea Taurino e il segretario Lorenzo Isidori.
Tre le associazioni partner ci sono Ambecò – Ambiente e Comunicazione; Bambini di ieri e di oggi; Amici dei musei d’Abruzzo; Fondazione del Centro sperimentale di cinematografia; Fondazione dell’ordine degli psicologi d’Abruzzo; Opera nazionale Montessori.
Nel progetto sono coinvolti anche cinque istituti scolastici comprensivi della provincia dell’Aquila: il Radice-Ovidio e il Serafini-Di Stefano di Sulmona; il Corradini-Pomilio e il Collodi-Marini di Avezzano; il Cesira Fiori di San Demetrio-Rocca di Mezzo.
“Solo con lo studio si esce da una condizione di marginalità” – ha affermato Salvatore Santangelo (responsabile della comunicazione) – “Il progetto è di lungo respiro e prevede tante iniziative, in primis l’affiancamento delle famiglie per porsi all’ascolto delle loro esigenze, e l’organizzazione, all’interno di ogni scuola, di laboratori creativi. Dentro ogni istituto sarà realizzato un orto didattico, alla cui creazione saranno chiamate a collaborare start up innovative a vocazione green, perché uno dei focus del progetto è l’innovazione tecnologica applicata alle tematiche ambientali”.
La durata prevista è di 42 mesi e lo stanziamento di circa 300mila euro.