PESCARA – Il Dottor Paolo Provino, Presidente Nazionale di Enbital, presentando l’analisi sviluppata alla figura di riferimento del settore Pubblica Sicurezza del Centro Studi di Enbital, ha voluto fornire un contributo innovativo al dibattito su come migliorare la sicurezza della Città di Pescara che si sta arenando sulla semplicistica soluzione proposta da più parti di schierare l’esercito in città.
Secondo il Dott. Provino, l’attuale situazione richiede un approccio più coordinato e capillare, che coinvolga attivamente tutte le forze dell’ordine presenti sul territorio.
È proprio il Presidente ad evidenziare quanto elaborato dal centro studi che ha sottolineato l’importanza di:
1. pattuglie a piedi: un aumento significativo delle pattuglie a piedi, con particolare attenzione ai quartieri più sensibili, permetterebbe un contatto più diretto con la cittadinanza e una maggiore percezione di sicurezza;
2. centralizzazione della videosorveglianza: la creazione di una centrale operativa unica, che coordini tutte le telecamere presenti sul territorio, permetterebbe un monitoraggio costante dei punti nevralgici della città e una risposta più rapida agli eventi criminosi;
3. sinergia tra le forze dell’ordine: una maggiore collaborazione tra Polizia di Stato, Carabinieri, Guardia di Finanza e Polizia Locale è fondamentale per ottimizzare le risorse e migliorare l’efficacia delle azioni di contrasto alla criminalità;
4. ascolto dei cittadini: i cittadini devono essere coinvolti attivamente nel processo di costruzione della sicurezza, attraverso la segnalazione di situazioni sospette e la partecipazione a iniziative di prevenzione.
“La sicurezza è un bene comune che va tutelata con tutti i mezzi a nostra disposizione – aggiunge il Dott. Provino commentando le proposte. – Il Centro Studi di Enbital è pronto a collaborare con le istituzioni locali per mettere in pratica queste proposte e rendere Pescara una città sempre più sicura”.
“I vigili urbani – spiega Provino – devono essere coinvolti in modo più attivo nella gestione della sicurezza stradale e dell’infortunistica. Liberando le altre forze dell’ordine da questi compiti, potremo destinare più risorse al controllo del territorio e al contrasto alla criminalità”.
Conclude Provino: “L’impiego dell’esercito a Pescara potrebbe non essere la soluzione in quanto la nostra città per fortuna non vive gli eccessi di altre realtà. Chiediamo alla politica un impegno importante, anche superiore all’attuale rispetto alle esigenze di un territorio che richiede maggiore attenzione verso la sicurezza pubblica. ENBITAL ha gli strumenti per essere d’aiuto e si mette a disposizione delle istituzioni per la migliore soluzione ai problemi del nostro territorio. A Pescara, indubbiamente, ci sono la Polizia di Stato, i Carabinieri e la Guardia di Finanza che fino ad oggi hanno svolto e continuano a svolgere un lavoro egregio seppur non supportate e dotate delle risorse necessarie. La soluzione è aumentare gli organici e le dotazioni anche con una centrale unica di video sorveglianza in modo da poter presidiare il territorio in modo capillare insieme ad un progetto di riqualificazione delle zone che riporti la “normalitá” nel medio periodo.
ENBITAL con la sua esperienza ed i suoi studi resta a disposizione della Commissione per la Sicurezza istituita dal Consiglio Comunale di Pescara”.