PESCARA – “La Scrivente Org. Sindacale Nursind ha inoltrato lettera di diffida Alla ASL di Pescara e P/c al dipartimento per la salute e del Welfare Regione Abruzzo.
Il 17 Giugno 2015 la ASL di Pescara ha attivato, in base all’art. 18 del C.C.N.L. area comparto del 20.09.2001, la procedura per stilare una graduatoria da utilizzare per la mobilità interna.
Per mobilità interna si intende il trasferimento del lavoratore all’interno della medesima azienda attivato nel rispetto delle esigenze dell’azienda stessa e della motivazione, professionalità e attitudine delle persone.
Tale mobilità deve assicurare il buon andamento delle attività, la flessibilità nella gestione del personale e al contempo la valorizzazione dell’esperienza, delle competenze acquisite, nonché la crescita professionale dei dipendenti.
Tale spiacevole fenomeno è consequenziale al fatto che i processi di mobilità interna e diversa collocazione funzionale hanno spesso seguito una logica dell’urgenza quantitativa, anziché dell’analisi qualitativa (mi occorre una risorsa, e non quale risorsa), oppure i comuni meccanismi clientelari, o semplicemente di metodi anacronistici basati sulle graduatorie che privilegiano principalmente il requisito di anzianità, senza analizzare in che realtà lavorativa è stata raggiunta.
Con l’arrivo del Dirigente delle professioni sanitarie, questa O.S. auspicava che tale soggetto fosse provvisto di una nuova e buona ricetta, con una serie di ingredienti che rendesse ben chiara e trasparente la diversa collocazione del personale, ma a quanto pare la ricetta è sempre la stessa……!!!
Purtroppo si continua a perpetuare la mobilità del personale probabilmente, in base ad amicizie o in base alla tessera sindacale di appartenenza.
Pertanto questa O.S. ha diffidato il dirigente delle professioni sanitarie nel perseverare con questi spostamenti “ad personam” e ha chiesto:
1) il pieno rispetto delle regole scritte sulla mobilità interna aziendale (anche se alcuni articoli dovrebbero essere modificati);
2) una graduatoria di mobilità interna per combattere il clientelismo dilagante.
Per questi motivi valuterà la possibilità di intraprendere azione legale nei confronti della ASL Pescara per ripristinare la legalità, se non sarà rispettato il regolamento della mobilità interna.”
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