La Regione Abruzzo ha raggiunto tutti gli obiettivi di spesa per il 2020 sia sul Fondo di sviluppo regionale (Fesr), per un importo pari a 15.686.236,00 e sia sul Fondo sociale europeo (Fse) per risorse pari 39.007.84,00. Va specificato che in entrambi i fondi la Regione ha colto anche un surplus di spesa, in particolare sul Fesr per + 5.475.750,00 rispetto agli obiettivi fissati dall’Ue e sull’Fse di 425.984,51, cui si aggiunge la rendicontazione di oltre 8 milioni di euro per gli interventi Covid 19 in materia sanitaria.
La notizia è stata resa nota dal presidente della Giunta regionale, Marco Marsilio, nell’aprire, questa mattina, i lavori della web conference del Comitato di Sorveglianza Unico Por FESR e FSE 2014-2020, ancora in corso e coordinati dal capo dipartimento della Presidenza, Emanuela Grimaldie dall’.
“Un obiettivo che non era scontato – spiega il Presidente soddisfatto dei risultati – a causa della pandemia che ha costretto la struttura regionale ad una riprogrammazione dei fondi in tempi celeri per sostenere il territorio sofferente per la crisi economica”. Nel corso del suo intervento introduttivo, il Presidente ha inoltre ricordato l’esigenza della semplificazione dei programmi per incrementare la velocità della spesa e il conseguimento dei target: “La direzione nella quale ci muoviamo è quella di impegnare tutte le risorse disponibili per vincere la sfida di una emergenza economica che invoca interventi tempestivi, per rispondere ai bisogni di un territorio che deve continuare a mantenersi vivo dal punto di vista economico e sociale”.
Un approccio condiviso e approvato dagli osservatori della Commissione europea presenti all’incontro e degli Organismi nazionali. Per Adelina Dos Reis, (Direzione generale Occupazione, Affari Sociali e Inclusione della Commissione europea) “La Regione Abruzzo ha dimostrato una grande flessibilità nella revisione dei programmi operativi, al fine di rispondere in maniera adeguata all’emergenza Covid, contrastando con interventi mirati il contenimento del contagio e la perdita di occupazione. La nuova programmazione dovrà guardare agli obiettivi indicati dalla Commissione, che invoca una Europa più digitale e sostenibile, che faccia dell’innovazione uno dei suoi assi di riferimento”.
“Una regione bellissima e vivace” è quella descritta da Luigi Nigri, della Direzione generale Politica regionale e Urbana della Commissione europea: “Le restrizioni attuali non hanno bloccato i lavori e si è riusciti a effettuare chiusura del programma operativo 2007-2013 con 7 milioni di euro. Molto determinanti sono stati i due bandi per le imprese abruzzesi nati per fare fronte all’emergenza Covid. Le aziende abruzzesi devono avere le opportunità di investire e partecipare alle sfide europee. Con queste misure l’Abruzzo è uscito da una situazione di stallo e ha voltato pagina. Ora il dovere è quello di trovare più fondi e risorse per sostenere i bandi e le misure che si sono dimostrati efficaci per il territorio”. Nigri ha ricordato che quest’anno è stato superato il traguardo dei 5 milioni e mezzo di euro, a cui ha contributo finanziamento del 100% nel Fesr “il cui bilancio è positivo, nonostante alcuni ritardi da recuperare nei prossimi mesi. I risultati migliori si sono avuti nell’asse relativo alla ricerca e all’innovazione, “fiore all’occhiello del Programma. La Regione ha dimostrato di aver superato il vecchio modello di innovazione senza ricerca. Ma ora lo sforzo da compiere è quello di aiutare le aziende a fare ricerca, i Fondi devono servire a questo e l’impegno finanziario per questo segmento deve essere vicino al 3% del Pil regionale”.
Nigri ha poi evidenziato la necessità che il prossimo programma compia passi in avanti verso questo obiettivo e avvicini l’Abruzzo alle regioni del Nord Europa. “L’Abruzzo non è più una regione del Mezzogiorno e deve assumere comportamenti e scelte conseguenti. Con un PIL pro-capite del 85% della media comunitaria, è l’ unica regione del sud Italia ad aver passato il guado e questo obbliga e scelte e comportamenti coerenti”. Per Nigri i finanziamenti per la ricerca devono valicare la percentuale attuale del 1% “un livello rischioso che espone le aziende al declino e al decadimento. Il prossimo programma deve destinare maggiori risorse a questo settore, anche sacrificando altri investimenti”.
Nigri ha poi sollecitato una riflessione e una valutazione che non sia solo finanziaria ma strategica “per capire dove è andata e dove vuole andare la Regione. Non una lista della spesa ma una visione ampia e complessiva”. Tra i punti toccati dal DG anche la necessità di interventi contro lo spopolamento delle aree interne e azioni per frenare la “fuga dei cervelli”. Alla prima fase dei lavori hanno preso parte anche Marianna D’Angelo dell’ANPAL, l’Agenzia nazionale per le politiche attive del lavoro che ha auspicato da parte della Regione “la capacità di fare tesoro della resilienza mostrata nella fase di emergenza Covid”. Carla Cosentino, dell’Agenzia della Coesione Territoriale, ha sottolineato le opportunità legate alla sinergia tra risorse comunitarie nazionali, mentre Ivana Sacco, della Presidenza del Consiglio dei ministri ha rimarcato la performance dell’amministrazione regionale “che è riuscita a fare fronte all’emergenza Covid senza stravolgere il programma degli interventi”.
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