Il trainer dei biancazzurri è partito dalle numerose defezioni che riguardano soprattutto il reparto arretrato:
“Ho tre difensori: Crescenzi, Coda e Stendardo, poi sono convocati e aggregati Delli Carri e Maloku. Purtroppo gli infortuni fanno parte del calcio, ci sono momenti in cui ce ne sono di più e momenti in cui si sta tutti bene, questo un periodaccio sotto questo punto di vista, dovuto direi anche ad un momento negativo perché abbiamo nove infortunati: cinque sono dovuti a traumi da gioco e quattro a problemi muscolari, due sono Campagnaro e Pepe che sono dovuti a problemi personali che ci stanno. Siamo nella media, quindi non è un problema come si può lasciare intendere di sistema di allenamento, di sintetico o altro. Purtroppo queste cose succedono, il brutto è quando capitano tutte insieme e tutte in un unico reparto, adesso il nostro problema è quello.
Io la partita a Napoli me la sarei andato a giocare a prescindere, anche se avessi avuto tutti a disposizione. Non penserei di andare a Napoli chiudendomi 90’ nella mia porta perché prima o poi il gol te lo fanno, hanno un potenziale offensivo e non solo che oggettivamente è impensabile reggere per 90’ limitandosi a stare l, devi cercare anche di essere propositivo con tutte le difficoltà. Poi è ovvio che davanti hai una squadra che magari non te lo consente sempre, questo è chiaro. Ci saranno momenti in cui si dovrà soffrire andando più bassi, questo è normale per noi come per tutte le squadre che giocano contro il Napoli, il Milan, la Juve. Questa è una cosa normale, ma nel limite del possibile bisogna cercare di essere propositivi, metterli in difficoltà in determinate zone del campo. I giocatori che porto stanno tutti bene e tutti potrebbero avere un ruolo da titolare, Gilardino ha le stesse chance dei compagni di reparto di scendere in campo”.
Sui nuovi acquisti:
“Hanno avuto poco tempo per assimilare i miei schemi perché con tutte queste assenze di schemi da provare ce ne sono stati pochissimi. È ovvio che ci si deve adattare perché i nuovi sono arrivati con la testa giusta e questo a me basta, sono consapevoli del fatto che bisogna lottare e se hanno fatto una scelta del genere a venire qua è perché ci credono, altrimenti sarebbero stati dei pazzi. Sono qui e ci credono, daranno il 110% da qui alla fine e a me basta questo. Sono tutti giocatori che hanno una certa esperienza ce magari ci è mancata e si mettono a disposizione di questo gruppo.
Hanno la testa giusta, la voglia di soffrire e di fare un qualcosa di importante. Al di la di Gilardino provo a mettere tutti nelle condizioni di far bene, quindi io credo che sia l’allenatore ad andare verso il giocatore e non viceversa, nei limiti del possibile. L’anno scorso abbiamo adottato un certo modulo perché avevo dei giocatori, e l’ho scoperto a campionato in corso, che per quel modulo erano più adatti. Gilardino è una punta centrale, che è quello che è mancato in questo momento con determinate caratteristiche e si può adattare benissimo al nostro tipo di gioco. In passato ha giocato anche in altre maniere, ma quello che ci interessa è che faccia qualche gol”.
Sul mercato:
“Parlo di quello che c’è e non di quello che non c’è, non ci casco di nuovo, sono contento di quelli che sono arrivati, per quanto riguarda quello che manca la società lo sa, la società lavora con me sul mercato e sa dove intervenire. I ruoli sono completi, se arriverà qualcuno è perché siamo convinti che possa dare una mano importante, non c’è una priorità”.
Infine sul Napoli:
“Mi aspetto un Napoli migliore rispetto all’andata perché è lo stesso Napoli di inizio campionato ma con più continuità nel senso che in questi mesi che sono passati ha scoperto nuovi giocatori con lo stesso tipo di gioco, propone il gioco offensivo ed è una squadra molto forte. Quindi mi aspetto un Napoli molto propositivo”.
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