“È per motivi disciplinari. Siccome abbiamo preso una linea, da oggi in poi chi non rema dalla stessa parte, chi non dà tutto negli allenamenti, nelle partite e non ha un comportamento professionale, per me può starsene anche a casa. Faccio affidamento su quelli che danno tutto in settimana ed hanno un comportamento professionale. È successa questa mattina una cosa che non deve capitare, non voglio entrare nei particolari, contano i ragazzi che saranno con noi domani che vogliono dare tutto per uscire da questa situazione, gli altri possono starsene anche a casa. Preferisco portare un ragazzo della Primavera che piuttosto che i ragazzi che non si sanno comportare. Chi capisce veramente quello che vogliamo fare, chi vuole raggiungere l’obiettivo, chi si comporta bene, chi sposa la causa può stare in questo gruppo, altrimenti gli altri non sono ben accetti da me ma anche dal gruppo stesso. Oggi è così, poi magari si rimette in pista, si rimette a disposizione, io non lego nulla al dito, chi si comporta bene va avanti, chi si comporta male va indietro, il discorso vale per tutti”.
“A Torino per noi l’atteggiamento è stato ottimo, non so cosa non sia andato giù, ci sono stati commenti disastrosi ed io non sono assolutamente d’accordo, penso che la squadra abbia lottato, che sia stata molto bene in campo, ha retto un tempo, nel secondo non c’è stata assolutamente la rimessa dei remi in barca, avevamo di fronte una squadra fortissima e l’oggettività porta a dire che dei ragazzi che erano in campo ce n’erano parecchi che non avevano mai giocato, qualcuno aveva giocato pochissimo. Non sono alibi, ma bisogna andare a considerare tutti gli infortuni. È molto più grave perdere in casa con l’Empoli, capisco che c’è delusione, non abbiamo mai vinto, le critiche sono assolutamente giuste, però ci vuole anche un po’ di oggettività. A Torino la squadra ha fatto tutto quello che abbiamo preparato, ha retto benissimo il confronto con la Juve nel primo tempo, ma nel secondo la Juve è venuta fuori, non avevamo più la forza di rischiare. A parità di condizioni puoi fare una buona prestazione come l’abbiamo fatta noi nel primo tempo, ma quando cali un po’ fisicamente poi lo paghi, cala anche la Juve, solo che loro mettono in campo la qualità. È normale che ti schiacciano un po’, ma la squadra ha dato tutto fino alla fine, non ha assolutamente rimesso i remi in barca, non si è demoralizzata. Abbiamo preso tre gol, ma io non penso che abbiamo subìto tantissimo a livello di occasioni. Ovviamente nel secondo tempo siamo stati nella nostra area, il possesso palla è stato nettamente a loro favore, ma non mi sembra che abbiamo fatto una prestazione così negativa. Ho letto anche che in campo è scesa la Juve B, ma se la dessero a me sarei contentissimo”.
“È normale che quando si hanno 7 punti e si è in fondo alla classifica ci sono tante cose che non vanno bene, ma queste sono cose che aiutano a crescere perché quando vinci cresci poco. Quando vinci le cose vanno bene e sta a posto così, quando non riesci a vincere e le cose non vanno bene si devono trovare delle soluzioni, si deve migliorare, si deve capire qual è il problema. Io il problema ce l’ho esattamente in testa e ci stiamo lavorando. Ci sono momenti in cui si ha la fragilità difensiva e si cerca di fare un qualcosa di diverso, come ad esempio abbiamo fatto a Torino con la difesa a cinque. Queste sono valutazioni che fa un allenatore che lavora in campo e che un tifoso o un giornalista non può vedere, com’è normale che sia. Un allenatore cerca sempre di fare il massimo, ovviamente posso non stare con il morale altissimo, però da tutte queste cose c’è la certezza che la squadra è viva, ha la voglia di uscire da questo momento, l’allenatore è estremamente motivato, vuole uscire da questa situazione insieme alla squadra che è compatta ed è consapevole del fatto che con un pizzico di fortuna in più ed il recupero di qualche infortunato ci possiamo rimettere in carreggiata. Sotto il punto di vista degli infortuni la fortuna non ci sta aiutando. Però questo non deve essere un alibi, noi dobbiamo andare avanti con quello che c’è. La squadra dà sempre tutto, le difficoltà ci sono e dobbiamo fare in modo di uscire da questo momento, dobbiamo lavorare come stiamo facendo, lavorare per cercare soluzioni nuove finché la dea bendata ci volti un po’ meno le spalle”.
“Andremo a Roma senza fasciarci la testa e per cercare di far punti. Dzeko sta facendo un grande campionato, l’anno scorso ha avuti qualche difficoltà ma adesso probabilmente ha capito bene il campionato italiano ed ha iniziato a giocare in maniera diversa, è un giocatore importante. Siamo in serie A, questi giocatori li incontriamo ogni domenica ed ogni domenica bisogna fare il massimo per contenere le qualità degli attaccanti che ci troviamo di fronte. La difesa a tre in questo momento credo che sia la soluzione migliore per tamponare qualche limite che abbiamo e anche per tamponare le assenze. Con l’Empoli abbiamo perso perché in quel momento avevamo fragilità difensiva, ci hanno tirato quattro volte in porta e ci hanno fatto quattro gol, ma era una partita dove c’era la possibilità di vincere. Abbiamo creato tanto, ci sono state diverse parate del portiere, pali traverse, quindi il nostro problema non è il proporre gioco, ma il nostro limite in quella partita ed in altre partite precedenti è stata la fragilità difensiva. La partita con la Roma l’affronteremo come una squadra che ha bisogno di punti e che farà di tutto per andarli a prendere”.
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