L’AQUILA – Proseguono nel centro storico dell’Aquila gli allestimenti di Change, il concorso internazionale lanciato lo scorso luglio dall’associazione Off Site Art in collaborazione con l’organizzazione newyorkese ArtBridge.
Sul cantiere della sede Carispaq, da qualche settimana gli operai dell’impresa Cingoli hanno installato le opere di Christopher Saucedo, Laura Manfredi, Crys Yin e Anna Capolupo.
Il lavoro di Christopher Saucedo è fortemente intrecciato alla propria esperienza biografica, avendo perso un fratello col crollo delle Torri Gemelle, la casa e lo studio durante gli uragani Sandy e Katrina.
Ispirandosi e contrapponendosi alla vastità dell’oceano, l’artista produce opere che sono la testimonianza della misurazione di liquidi per mezzo di bicchieri, bottiglie e taniche. L’acqua, infatti, senza un contenitore, sembra una forma intangibile.
La ricerca di Laura Manfredi si concentra sulle piante e le sue forme, specialmente quelle di erbacce e di arbusti.
Strutture che si ripetono, che seguono sempre le stesse regole ma con lievi variazioni.
Grazie alla collaborazione con il fotografo Valerio Donghi, il suo segno contamina una serie di luoghi, in questo caso le giostre di un parco giochi, che dovrebbero essere affollati, ma che invece sono casualmente vuoti e in movimento.
Crys Yin, originaria della California, dipinge eventi del passato e usa l’umorismo e l’assurdo come trampolino di lancio per proiettarli nel futuro.
I soggetti di cui si occupa sono il risultato di esperienze personali, spesso legate a temi quali l’androginia, la curiosità sessuale, la vergogna, le abitudini quotidiane e le stranezze del corpo umano.
Con la sua pittura, Anna Capolupo regala emozioni ai luoghi della periferia urbana. Fabbriche, cantieri, discariche o ponti sono qui analizzati nella loro accezione di architetture dell’inconscio cittadino.
Nelle sue opere, l’artista calabrese intende evocare questi “non luoghi”, che appartengono a tutte le città e a nessuna, ma che allo stesso tempo sono testimonianze di una metropoli viva e in costante mutamento.
Poco più avanti, al numero 140 del “Corso Stretto”, due nuovi artisti sono stati installati ieri sui ponteggi del cantiere della SM Costruzioni:
Floriana Mitchell, nelle cui opere ritroviamo elementi appartenenti al mondo animale cuciti sui volti di persone reali ritratte nel loro ambiente quotidiano.
Appellandosi al surreale con risultati tanto ironici quanto grotteschi, i personaggi delle sue “Trasmutazioni” sembrano lontani parenti della celebre Famiglia Addams e ci portano a riconsiderare nuove identità e mondi leggendari.
In “Teorema di Basidusdsfois” l’artista calabrese Giuseppe Zema propone invece formule matematiche dal significato polivalente e allo stesso tempo indecifrabili.
Sfidando le leggi della natura, i numeri popolano paesaggi incontaminati e sono accostati secondo una logica estetica che riflette la necessità dell’uomo di controllare e spiegare la realtà che lo circonda, catturare il segreto della sua perfezione ed armonia.
Gli approfondimenti sulle opere e gli artisti di tutti i concorsi di Off Site Art dal 2014 a oggi sono consultabili sul sito www.offsiteart.it oppure scaricando la app gratuita Off Site App su Google Play Store.
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