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Oggetti smarriti a Pescara: nel 2016 sono stati 6.926

da Redazione

PESCARA – 6.926. E’ questo l’incredibile numero di denunce di smarrimento che i Carabinieri di Pescara hanno ricevuto nel solo capoluogo cittadino nel corso del 2016. In questo 2017 il trend risulta il medesimo, essendo già arrivato il numero ad oltre 3.000 denunce.

La gran parte delle denunce prodotte riguardano i documenti di identità personale (carte di identità, patenti di guida, tessere di riconoscimento) e solo in minima parte passaporti. Un elevato numero di denunce è anche quello relativo allo smarrimento dei certificati di proprietà (a causa del fatto che da alcuni anni non vi è più l’obbligo di portarlo a bordo del veicolo) e delle carte di circolazione dei veicoli, soprattutto quelli di automobili che devono essere vendute o rottamate. Altro elevato numero di smarrimenti denunciati riguarda i telefonini cellulari che spesso vengono riconsegnati in caserma dal cittadino che lo rinviene e a seguito di indagini poi restituito al legittimo proprietario.

Ulteriore rilevante classe di oggetti smarriti riguarda la perdita di carte di credito/debito e tessere sanitarie.

I cittadini che smarriscono appartengono a tutte le fasce di età: nel caso dei giovani spessissimo vi è il reale smarrimento conseguente a distrazioni, mentre salendo con gli anni non di rado capita che le denunce vengano sporte da cittadini che ritengono di aver smarrito il documento che invece, successivamente, viene rinvenuto dall’interessato stesso all’interno della propria abitazione.

Molti documenti vengono rinvenuti: a volte da cittadini che provvedono ad imbucarli nella casetta della posta e tramite poi Poste Italiane giungono in caserma per la riconsegna all’intestatario, negli altri casi vengono portati direttamente ai Carabinieri da colui che li ha trovati.

Emblematico un caso: il titolare di un centro per il ritiro di acquisti on line ha consegnato 37 documenti ai Carabinieri, dimenticati in pochi mesi da cittadini sbadati che lo avevano utilizzato per il ritiro della merce.

In alcuni rari casi dietro la denuncia di smarrimento, soprattutto delle carte di identità e delle carte di credito ricaribili, si nascondono però reati: l’atto viene redatto con dichiarazioni mendaci per coprire la commissione di truffe on-line o casi di insolvenza fraudolenta. Viene così denunciato lo smarrimento del documento lasciato al ristorante o alla struttura ricettiva dove non si è con una scusa pagato il conto, dichiarando lo smarrimento avvenuto in una data antecedente a quella della commissione del reato, accusando così una sedicente terza persona di quanto accaduto.

Gli smarrimenti avvengono in prevalenza in luoghi pubblici o aperti al pubblico (in particolare da parte di giovani), nel periodo estivo numerosi sono anche quelli che accadono in spiaggia.