Del Leonibus, Mulas e Bellantoni in mostra al Colonna e all’Aurum per celebrarla
PESCARA – Oggi, sabato 10 ottobre, anche Pescara celebrerà la giornata italiana del contemporaneo, attraverso tre mostre evento che prenderanno vita presso i musei Vittoria Colonna e Aurum.
Si tratta della mostra di Enzo De Leonibus Necessità di “vista” – Orizzonti , che aprirà sabato alle ore 18:00 presso il Museo d’Arte Moderna “Vittoria Colonna”.
Ci sarà poi la mostra-omaggio a Franco Mulas a cura di PescarArtEvoluzioni che aprirà all’Aurum alle ore 18,30.
Alle 19 con la mostra di Elena Bellantoni Lucciole che riaprirà all’Aurum l’Alviani ArtSpace alle 19 e che sarà accompagnata da una nuovissima performance 1 a1 con l’artista che si svolgerà dalle 20,30.
Ieri mattina la conferenza stampa di presentazione con l’assessore Giovanni Di Iacovo e gli organizzatori e promotori delle iniziative: Giancarlo Costanzo per PescarArtEvolution, Lucia Zappacosta per l’Alviani Art Space ed Enzo De Leonibus.
“Anche noi accenderemo i nostri musei con tre iniziative di grande impatto – dice l’assessore alla Cultura Giovanni Di Iacovo – che vedranno il Colonna aperto fino alle 9 e l’Aurum fino alle 11, per dare spazio alle mostre e a diverse performance. Inizieremo alle 18 al Colonna con la mostra di Enzo De Leonibus, poi ci trasferiremo all’Aurum alle 18,30 con l’omaggio a Franco Mulas, alle 19,30 allo spazio Alviani che sarà nuovamente inaugurato con la mostra innovativa che Lucia Zappacosta ha pensato per restituire alla città lo spazio. Ci sembrano tre ottime occasioni per celebrare la Giornata del Contemporaneo, Pescara risponde a questo appello con questo percorso che unisce Colonna e Aurum e si affida a nomi molto interessanti.
Il Punto di partenza sarà il museo Colonna con la mostra di Enzo De Leonibus organizzata da Arte Nova il cui deus ex machina è Cesare Manzo, mostra e performance successiva. Dopo ci sposteremo all’Aurum dove alle 18,30 avremo l’inaugurazione di “Frammenti di natura” omaggio a Franco Mulas e insieme una collettiva di artisti locali che si ispirano ai linguaggi di Franco Mulas.
Alle 19,30 allo spazio Alviani avremo il via di Lucciole, mostra di Elena Bellantoni con performance che come al solito accade in questo ambito, renderanno partecipe il pubblico. L’invito è a frequentare i nostri musei e a lasciarsi coinvolgere dall’offerta che questa giornata propone”.
“Al Colonna ritroveremo la capacità di Enzo De Leonibus di trasformare un racconto in immagini e oggetti ed opere d’arte con grande capacità manifatturiera – sottolinea Maurizio Coccia, il curatore della mostra – L’artista ritorna nella città che da anni lo vede tra i protagonisti della scena culturale, con una personale impostata secondo un articolato diario di viaggio: percorso sentimentale, crescita interiore, affinamento linguistico, riflessione sui temi della poesia e, più in generale, della condizione umana. Da sempre interessato alle interazioni fra spazio fisico, tempo ed emozione, De Leonibus distribuisce i lavori nelle sale dell’edificio senza soluzione di continuità, instituendo un dialogo serrato tra arte, architettura e spirito del luogo. Avremo anche l’occasione di vedere insieme i due ultimi eroi romantici dell’arte abruzzese, ovvero Cesare Manzo ed Enzo De Leonibus un confronto destinato a lasciare un segno, perché queste due esperienze daranno voce all’esposizione, nel vero e proprio senso della parola”.
All’Aurum cominceremo con l’omaggio a Franco Mulas – illustra Giancarlo Costanzo art director della mostra a cura di PescarArtE – Parliamo di un artista dalla strabiliante capacità tecnica, le sue opere scompongono la materia e i codici, ma restituiscono alla memoria il suo valore primario. Accanto a lui, a cura di Meri Leone, ci saranno trenta artisti locali che come sempre accade negli eventi che mettiamo in campo, fanno da coro al tratto del maestro e favoriscono un dialogo pittorico che arricchisce e affascina per colori e soggetti”.
“Alle 19,30 all’Aurum inaugureremo la nuova stagione espositiva dello Spazio Alviani – sottolinea Lucia Zappacosta – Nata dalla rilettura dello scritto corsaro di Pasolini pubblicato il 1° febbraio 1975, Lucciole, primo lavoro che apre il nuovo programma espositivo dedicato alla luce nel suo anno internazionale (IYL15), è un dispositivo che sovrappone la storia personale dell’artista a quella politica del Belpaese per invitare lo spettatore a riflettere, a ricordare. Partendo dall’apocalittica considerazione di Pier Paolo Pasolini (originale critica alla società dello sviluppo neoedonistico e metafora d’un – sentito e allarmante – vuoto di potere in Italia), Elena Bellantoni apre una nuova pagina del proprio diario creativo per dar vita a un discorso circolare sugli ultimi 40anni di storia che hanno trasformato la formosissima donna leopardiana in un territorio calpestato dal qualunquismo, in una regione maltrattata dall’incuria, in un ambiente politico senza contenuto. Quasi a ritrovare le lucciole (le speranze) perdute nel maelström dell’indifferenza, Bellantoni traccia ora un percorso che orienta lo spettatore in un processo dialettico dove si incontrano continuamente presente e passato, dove la conservazione della memoria collettiva si fonde con il suo itinerario individuale e dove l’oscillazione metafisica delle cose, come il congedo della sera dal giorno (Kierkegaard), evoca le piccole luci intermittenti della notte. Dalle 20,30 alle 21,00 si svolgerà la performinstallazione Impero Ottomano, che invita lo spettatore a elaborare un gioco di resistenza con l’artista e a riflettere sul concetto di resilienza psicologica e fisica. Con un silenzio che bagna la mente Elena Bellantoni traccia un percorso – luminoso e oscuro assieme – che si avvale di metafore e metonimie, di sottintesi e sintesi, per concepire spericolate e coscienti apparizioni dove l’incertezza e la certezza si confondono fino a perdersi in quella aspra conquista che, come ha insegnato Giovanni della Croce, non può non essere un’opera di buio”.