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Dopo oltre 70 anni, finalmente, resa giustizia al Vigile del Fuoco abruzzese …

da Redazione

Rocco Federico “Fred” Pantalone era nato a Pretoro in provincia di Chieti

PESCARA – Dopo oltre 70 anni, finalmente, resa giustizia al coraggioso Vigile del Fuoco abruzzese.

Nel 1940 fu, ingiustamente, internato nel campo di prigionia di Petawawa.

Successivamente espulso dal suo “Ottawa Fire Sercices”.

Nel 2012 il Canada e la città di Ottawa lo hanno, scusandosi, “reintegrato alla memoria” nel corpo dei Vigili del Fuoco.

Rocco Federico “Fred” Pantalone era nato a Pretoro in provincia di Chieti.

Rocco Federico “Fred” Pantalone nacque a Pretoro (CH) , probabilmente nel 1888, ed arrivò ad “Ellis Island” nel 1904 sulla nave “Prinzess Irene”. Dopo poco tempo si trasferì in Canada dove trovò lavoro in una panetteria.

Nel 1915 fu assunto dal corpo dei Vigili del Fuoco di Ottawa. Nel febbraio del 1916 fu, tra i più coraggiosi pompieri , ad adoperarsi nel tentativo di spegnere il disastroso incendio divampato nel palazzo sede del Governo canadese.

Dopo qualche anno gli arrivò la nomina a Tenente dei Vigili del Fuoco di Ottawa. Seppe, al tempo stesso, divenire una delle persone più autorevoli della comunità italiana.

Fu, tra l’altro, Presidente della “Sons of Italy”. Uomo di spirito caritatevole, assiduo frequentatore della “St. Anthony of Padua Church”, non fece mai mancare il proprio aiuto alle famiglie più bisognose della sua comunità.

In Canada incontrò e sposò Antonietta, di origini laziali, dalla quale ebbe almeno quattro figli. Ma nel giugno del 1940, l’Italia dichiarò guerra al Canada e questo portò ad identificare molti italo-canadesi come “stranieri nemici”.

Tra questi anche Rocco Federico “Fred” Pantalone al quale venne imputata una qualche simpatia verso il fascismo. Per questo fu internato come prigioniero al “Petawawa Camp”. Durante la sua permanenza nel campo conobbe Guido Casini, un abile pittore, che gli dedicò un ritratto. Da “Petawawa Camp” ne uscì, dopo sette mesi pesantemente provato. I suoi capelli neri erano, in pochi mesi, divenuti bianchi.

Tornato a casa scoprì che la sua carriera nel Corpo del Vigli del Fuoco era terminata. Infatti nei suoi confronti era stato emesso, all’unanimità, un provvedimento di espulsione. La famiglia, in seguito a questa ingiusta vicenda, affrontò gravi difficoltà finanziarie con la perdita del lavoro del capo famiglia. Poi con orgoglio e sacrificio Rocco Federico “Fred” Pantalone trovò altri lavori e riuscì a garantire ai suoi figli una vita dignitosa. Morì nel 1961.

Solo nel 2012, grazie al l’impegno di suo figlio Sal, il Canada e la città di Ottawa hanno, scusandosi, riconosciuto la completa infondatezza delle accuse e “reintegrato”, Rocco Federico “Fred” Pantalone, nel Corpo dei Vigili del Fuoco (“Ottawa Fire Sercices”). Finalmente, anche se dopo troppi anni, giustizia era stata fatta.

(a cura di Geremia Mancini – Presidente onorario “Ambasciatori della fame”)

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