PESCARA – Il Pescara Jazz si unisce ad un altro importante festival che caratterizza la vita culturale del capoluogo adriatico, il FLA – Festival di Libri e Altrecose, per una serata speciale e che si preannuncia indimenticabile all’insegna del connubio tra musica e parole, condotta dal direttore del FLA, Vincenzo d’Aquino, e da Alice Lizza. Non è la prima volta che i due festival uniscono le loro forze: era già successo, in occasione del FLA, con le due serate tributo dedicate a Lucio Battisti, ospite Mogol, nel 2018, e a Francesco Guccini, nel 2019.
Stavolta il sodalizio si ripete in estate, all’interno del cartellone del Pescara Jazz, grazie anche al contributo della Presidenza del Consiglio della Regione Abruzzo. Momento centrale della serata sarà l’omaggio a Fabrizio De Andrè: per ricordare l’indimenticato cantautore genovese, scomparso l’11 gennaio del 1999, la Medit Orchestra diretta come sempre dal maestro Angelo Valori, con i suoi dodici archi e sezione ritmica, ripercorrerà il repertorio di Faber, reinterpretando alcune delle sue canzoni più amate. Tra un brano e l’altro Dori Ghezzi, musa, compagna e anima gemella di De André, racconterà dei suoi anni con Fabrizio e dei tantissimi progetti che continua a portare avanti con la Fondazione a lui dedicata.
Uno dei più recenti è “I libri di Fabrizio De Andrè”, una collana nata dalla collaborazione tra la Fondazione e la casa editrice “La nave di Teseo”, diretta da Elisabetta Sgarbi. «La proposta da parte de La nave di Teseo di realizzare questa collana dedicata a Fabrizio De André, che intende riproporre nel tempo pubblicazioni curate sinora dalla Fondazione includendo anche nuovi progetti», ha spiegato Dori Ghezzi, «l’ho amata in particolar modo per la sincerità e spontaneità con cui è nata, cogliendo così l’opportunità di conservare e tutelare nel tempo l’integrità storica della vita di Fabrizio. Ripubblicare questi due volumi in coppia ha un particolare significato temporale. Accordi eretici, pubblicato per la prima volta nel 1997, testimonia anche il presente di Fabrizio mentre Volammo davvero, edito per la prima volta nel 2007, descrive i sentimenti e raccoglie le parole dette intorno al suo pensiero e alla sua opera nei primi cinque anni di vita della Fondazione». All’incontro parteciperà anche Francesca Serafini, autrice del romanzo “Tre madri” e, con Dori Ghezzi e Giordano Meacci, del libro “Lui, io, noi”, pubblicato da Einaudi, nonché sceneggiatrice con Meacci del film “Fabrizio De Andrè – Principe libero”.
Il poeta e performer torinese Guido Catalano presenterà invece, in diversi momenti nel corso della serata, il reading tratto dal suo nuovo favoloso libro “Fiabe per Adulti Consenzienti”, un piccolo rimedio per esorcizzare la tristezza e la paura, perché non c’è disastro da cui non ci si possa salvare grazie a una bella risata. “In questo tempo di orchi tutto sembra difficile”, ha dichiarato, “ma ricordatevi che gli orchi, anche se fanno paura, sono piuttosto stupidi e quasi sempre più spaventati di voi. Un drago può spuntare dal nulla e, quando meno te l’aspetti, mandare il tuo universo a gambe all’aria. Ma non è il caso di abbattersi, perché proprio nei momenti più disperati, quando ci sembra che gli orchi e i draghi abbiano vinto e non ci sia più nulla da fare, in realtà una cosa da fare c’è sempre: possiamo riderci sopra, possibilmente insieme”.
In scaletta anche il pianista e musicologo Gennaro Partenza, con un breve intervento dedicato al pathos nella musica dell’800, e altri brani suonati dalla Medit Orchestra, con un repertorio che spazierà da “La cura” di Franco Battiato ad “Anema e core” di Roberto Murolo.