LANCIANO – Ergastolo. Questa la richiesta di condanna a conclusione della requisitoria del Procuratore di Vasto, Giampiero Di Florio e del sostituto Gabriella De Lucia nel processo in Assise, a Lanciano, in cui il vastese Fabio Di Lello, 34 anni, deve rispondere dell’omicidio volontario premeditato di Italo D’Elisa, 22 anni, avvenuto lo scorso primo febbraio davanti a un bar.
L’imputato esplose contro il giovane tre colpi di pistola calibro 9 per vendicare l’investimento mortale, la scorsa estate, della moglie Roberta Smargiassi. Per Di Florio “non c’è una ricostruzione alternativa dei fatti, abbiamo dimostrato le prove evidenti sulla premeditazione”.
Di Lello ha reso una dichiarazione spontanea alla Corte: “Amore per mia moglie e follia per quanto è successo in quel momento per il grande dolore che avevo in quel periodo. Sono pentito e dispiaciuto per quanto ho fatto”. Secondo i difensori, “Di Lello ha parlato per far capire alla corte cosa provava in quel momento: non c’è stata nessuna premeditazione”.