AVEZZANO – I Carabinieri di Tagliacozzo hanno rinvenuto la pistola che un 47enne avrebbe utilizzato per uccidere Marco Callegari, 35enne bodyguard originario di Roma. L’arma era stata abbandonata, con un fucile a canne mozze, in una casa disabitata, situata a poca distanza dall’abitazione del presunto omicida, che avrebbe sparato tre volte contro la vittima al termine di un litigio scoppiato per futili motivi.
Intanto la Procura della Repubblica di Avezzano ha affidato all’anatomopatologo l’incarico per lo svolgimento dell’autopsia. Il presunto responsabile del delitto è rinchiuso nel carcere di Avezzano con l’accusa di omicidio volontario dopo essere stato fermato nella sua abitazione.
L’omicida avrebbe esploso tre colpi di pistola: il primo per intimidire la vittima, il secondo al ventre, il terzo al cuore. Al riguardo ci sarebbero anche alcune testimonianze. A innescare la furia di Callegari sarebbe stata la convinzione che il 47enne fosse responsabile della morte del proprio cane.
Così, verso le 15.30 di giovedì, i due si sono dati appuntamento davanti al maneggio “L’Arcobaleno”, lungo la strada che da Tagliacozzo porta verso il Comune di Cappadocia, ma la discussione è subito degenerata in lite. Le indagini hanno anche svelato anche un altro inquietante particolare: l’omicida è arrivato all’appuntamento in auto, e con lui c’erano i suoi quattro bambini. E’ davanti a loro che avrebbe sparato i tre colpi.