L’indagine riguarda presunte “mazzette” per far vendere prodotti per l’infanzia
PESCARA – I Carabinieri del Nas di Pescara, coadiuvati dai militari dell’Arma territoriale stanno eseguendo in 8 province di 4 Regioni d’Italia (Lazio, Abruzzo, Puglia e Lombardia) 5 misure cautelari agli arresti domiciliari e 10 decreti di perquisizione, emessi dalla Procura della Repubblica di Chieti.L’operazione riguarda presunte “mazzette” per far vendere prodotti per l’infanzia.
“L’Attività investigativa – si legge in una nota – ha consentito di smascherare gli illeciti comportamenti di un medico primario universitario e quattro rappresentanti di due note aziende produttrici di alimenti per l’infanzia che avevano posto in essere atti corruttivi.”
Tutto sarebbe partito da intercettazioni video-ambientali di un’altra inchiesta.Il medico di Chieti avrebbe segnalato o prescritto ai genitori di bambini dimessi dall’ospedale,prodotti di due aziende produttrici di integratori e alimenti per neonati su presunta pressione dei rappresentanti delle stesse. Tali aziende incrementavano le vendite, ricompensando il sanitario con provvigioni in denaro o altri benefici. Denunciati altri 10 medici, di varie localita’ italiane (province di Taranto, Bari, Potenza, Pescara e Teramo), a carico dei quali sono stati raccolti elementi che sono oggetto di ulteriori accertamenti, per valutare responsabilita’ corruttive nei loro confronti con il concorso degli agenti di zona. Le perquisizioni domiciliari hanno consentito di sottoporre a sequestro pc e documentazione d’interesse investigativo al vaglio dei Carabinieri del Nas di Pescara.