«Quando alcuni mesi fa il Consigliere Graziano Marino mi comunicò la possibilità che il Distretto Provinciale di Chieti dell’ARTA avrebbe lasciato la nostra città per trasferirsi in città limitrofe – evidenzia il Sindaco – abbiamo iniziato subito a vagliare delle soluzioni al problema e quella che è sembrata essere la migliore, visto che il Comune non aveva strutture da mettere a disposizione, è stata l’individuazione della sede di “Provincia due”. Ho, quindi, affidato al Consigliere Graziano Marino il compito di spendere i suoi buoni uffici presso la Provincia e con il Presidente Pupillo che ringrazio per quel che ha fatto, affinché si potesse trovare una collocazione per l’Arta presso uno degli immobili dismessi provinciali.
Oggi – prosegue il Sindaco – vengo a sapere dal Presidente che anche il Consigliere Vitale si è speso affinché il Distretto Provinciale dell’Arta rimanesse nella nostra città: ringrazio quindi anche Emiliano Vitale, e non potrebbe essere diversamente, per aver dato il proprio contributo alla risoluzione di questo problema.
Approfitto, nondimeno, della stima reciproca che vi è tra me e il Presidente Pupillo, per sollecitargli, vista l’attenzione che oggi mostra per le vicende teatine, un intervento risolutivo su alcune strade provinciali: via Solferino, via dei Frentani (tratto provinciale) dove c’è un forte restringimento della carreggiata da anni, via Madonna della Vittoria e via per Popoli, tutte lasciate in uno stato di degrado che il capoluogo di Provincia non merita.
In passato ho già scritto all’Ente, chiedendo un intervento risolutivo di sistemazione di queste strade, di cui via dei Frentani, via Madonna della Vittoria e via Per Popoli rappresentano l’accesso alla città ma, ad oggi, Pupillo si è mostrato assente e disinteressato.
Ciò nonostante, non vedo l’ora di poter condividere con il Presidente e i Consiglieri comunali e provinciali di Chieti la gioia dell’annuncio di un intervento, innanzitutto su via dei Frentani, via per Popoli e via Madonna della Vittoria dove il Comune è stato persino costretto a eliminare il servizio di trasporto pubblico. Spero, inoltre, di non dover aspettare tanto quanto la Provincia sta impiegando per il recupero della biblioteca De Meis: quando sono iniziati i lavori non esistevano ancora gli eBook, i libri digitali, oggi non vorrei che quella sede finisse per ospitarvi i libri come cimeli dell’editoria di un tempo».
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