PESCARA – La Commissione consiliare Commercio presieduta dal consigliere Piero Giampietro ha ospitato questa mattina una delegazione dei rappresentanti dei residenti di Piazza Muzii, argomento della seduta la vivibilità della zona e l’ordinanza sindacale sugli orari dei pubblici esercizi.
“Prendiamo atto che ampi settori dell’opposizione hanno chiesto che l’estate pescarese si spenga a mezzanotte sia in piazza Muzii che sul lungomare – riferisce il presidente Piero Giampietro (PD) dopo la seduta – Noi abbiamo un’altra visione del futuro di Pescara, e con testardaggine rafforzeremo la lotta al bivacco, agli eccessi ed ai rumori molesti, senza accanirci inutilmente contro gli esercenti ed i loro clienti con inevitabili conseguenze su un settore che produce centinaia di posti di lavoro. Ho voluto aprire la Commissione ai residenti in segno di trasparenza e massima disponibilità al dialogo, nella consapevolezza che le loro sono legittime aspirazioni e che molte richieste degli stessi esercenti non sono state accolte.
Al tempo stesso ho sottolineato come il problema di piazza Muzii sia in gran parte legato a persone che, munite di alcolici portati da casa, rumoreggiano in piazza fino all’alba con comportamenti intollerabili: questo atteggiamento va punito e l’ordinanza è molto dura in questa direzione, in quanto vieta la vendita e il consumo di alcol in bicchieri di vetro dalle 22 e ne bandisce totalmente il consumo dalle 00,30. Molti esercenti chiedevano orari di apertura molto più ampi di quelli concessi, e questo dimostra l’imparzialità e la determinazione dell’Amministrazione. Si tratta di provvedimenti molto severi che hanno pochi eguali in Italia e per il rispetto dei quali chiederemo la massima collaborazione delle forze dell’ordine, che dovranno senz’altro rafforzare la loro presenza in zona, anche con il supporto di vigilanti privati.
Altro discorso invece, inaccettabile per una città come Pescara, è la richiesta, supportata oggi in commissione da diversi rappresentanti delle opposizioni, di silenziare le attività dei locali a mezzanotte sia in quella zona che sul lungomare: personalmente la ritengo una inutile azione punitiva che mina alle fondamenta le ambizioni turistiche della città. Non ha senso, infine, appellarsi a poteri che il Comune non ha, come quelli di impedire l’apertura di locali: la liberalizzazione delle licenze mi trova profondamente contrario, ma è una legge dello Stato. Certamente invece si poteva prevedere che a Pescara sarebbe avvenuto quanto successo in tutta Italia, dove la pedonalizzazione di una intera piazza, oltre ad aver modificato alla base lo status del mercato coperto, ha incentivato l’apertura di diversi locali. Questo era prevedibile, ma noi guardiamo al futuro e continueremo con determinazione a combattere, con i pochi strumenti di cui il Comune dispone, il bivacco ed i comportamenti molesti, individuando con precisione i responsabili senza sparare inutilmente nel mucchio”.
“A chi propone di spegnere oggi la città allo scoccare di mezzanotte, chiedo perché non lo ha fatto quando era classe dirigente – commenta l’assessore alle Attività Produttive e Turismo e Grandi Eventi Giacomo Cuzzi – Pescara non è Cenerentola, ha un potenziale straordinario che può consentirle di diventare una piccola grande metropoli e non una città dormitorio come oggi di colpo vorrebbe qualcuno. Questa Amministrazione ha detto chiaramente sin dall’inizio di essere dalla parte dello sviluppo, per una crescita sostenibile in cui convivono indoli e vocazioni e non dove una uccide l’altra. Occorre capire l’indotto creato dai pubblici esercizi in termini di posti lavoro e di attrattività prima di demonizzarlo, la città deve vivere e convivere con tutte le sue anime. Detto questo lavoreremo affinché vengano rispettate le regole, perché nella zona e su tutto il territorio ci siano maggiori auspicati controlli e chiedendo a chi usa la nostra città di farlo come fosse a casa sua, se residente o come ospite gradito, se di passaggio, in ogni caso rispettandola. Ma chi chiede di spegnere la città a mezzanotte di certo non fa bene al necessario processo di sviluppo del comparto”.