Home » Eventi Abruzzo » Teramo, il concerto dell’Orchestra Filarmonica Marchigiana

Teramo, il concerto dell’Orchestra Filarmonica Marchigiana

da Marina Denegri

Teramo, il concerto dell'Orchestra Filarmonica Marchigiana

L’Orchestra Filamonica Marchigiana e Stefan Milenkovich Violino solista e concertatore saranno al Teatro Comunale il 21 febbraio

TERAMO – Un grande concerto in programma domani sera venerdì 21 febbraio 2020 alle ore 21 al teatro Comunale di Teramo “Da Bach ai Queen” suonato dall’Orchestra Filarmonica Marchigiana e Stefan Milenkovich Violino solista e concertatore.

Star assoluta e con un’inimitabile capacità comunicativa, Milenkovich sarà protagonista di una singolare “storia del violino” che, da Bach ai Queen appunto, toccherà i più grandi capolavori del repertorio di Mendelssohn, Čajkovskij, Ravel e Gershwin fino al re dei re Freddie Mercury. Una entusiasmante esperienza attraverso vari generi e stili musicali, perfettamente congeniale all’eclettica personalità del grande violinista serbo Stefan Milenkovich.

In apertura del concerto il consueto appuntamento alle 20,15 con Giovani nel Foyer che vedrà esibirsi al violilne il giovane e talentuoso Alessio Falciani.

PROGRAMMA

Bach
Concerto Brandeburghese n. 3 in sol magg. BWV 1048
Allegro, Adagio, Allegro

Mendelssohn-Bartholdy
Concerto per violino e orchestra in mi min., op. 64
Allegro molto appassionato, Andante, Allegretto non troppo – Allegro molto vivace

Čajkovskij Valse-Scherzo in Do magg. per violino e orchestra, op. 34

Gershwin Tre preludi (versione per violino e archi)
Allegro ben ritmato e deciso, Andante con moto, Agitato

Mercury Bohemian Rhapsody, trascrizione per violino e archi di S. Cabrera

Ravel Tzigane, rapsodia da concerto per violino e orchestra

Note al programma

Dotato di una gamma vastissima di possibilità tecnico-timbriche, il violino è uno strumento capace di tutto: sa incantare l’animo trasportandolo in una sfera di beatitudine divina con la grazia angelica delle sue movenze e la dolcezza luminosa del timbro che lo caratterizza; ma sa anche stregarlo col suo potere illusionistico gettandolo in balia delle passioni più sfrenate, come un demone o una specie di sciamano attraverso la cui mediazione l’uomo riesca ad entrare in contatto con la sfera più primitiva e ancestrale del suo essere, quella legata alla sua animalità.

Muovendosi fra questi due poli espressivi, il violino ha attraversato da protagonista tutta la storia della musica occidentale, da quella di ambiente colto a quella di estrazione popolare, adattandosi perfettamente, come un favoloso camaleonte, ad ogni stile, genere, linguaggio musicale. È ciò che illustra il programma di questa sera: una singolare “ministoria del violino”, da Bach ai Queen, raccontata dal talento e dalla straordinaria capacità comunicativa di Stefan Milenkovich. Cristiano Veroli

Ti potrebbe interessare