“La regimazione delle acque in zona agricola – sottolinea il presidente dell’Ordine, Arch. Raffaele Di Marcello – la permeabilizzazione delle aree scoperte, l’implementazione del verde e la corretta gestione dei corsi d’acqua, queste sono alcune delle soluzioni, ben note ai tecnici del settore e al mondo scientifico, ma perlopiù sconosciute agli amministratori”.
Eppure le norme esistono ed anche esempi di buone pratiche: “La Provincia di Teramo, ad esempio – continua Di Marcello – ha approvato un regolamento tipo di Polizia Rurale, che se fosse recepito, e fatto rispettare, da tutti i comuni, eviterebbe gran parte dei problemi che, nei giorni scorsi, abbiamo riscontrato sulla viabilità comunale, provinciale e statale”.
“Occorre inoltre – evidenzia il Presidente dell’Ordine – che si limiti al massimo l’impermeabilizzazione dei suoli, adottando pavimentazioni che permettano alle acque meteoriche di essere assorbite dal terreno e aumentando le aree verdi che, con la chioma degli alberi e il terreno inerbito, limitano l’impatto al suolo delle piogge, diminuendo il dilavamento dei terreni”.
Per tutto questo, però, serve un radicale cambio di mentalità da parte di amministratori e anche di alcuni tecnici, per una gestione integrata del territorio che abbia come obiettivo la prevenzione e non insegua, al contrario, le varie emergenze una volta che queste si presentino.
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