L’AQUILA – Una visita guidata tra i cantieri del centro storico, alla scoperta di palazzi restaurati e in via di rifacimento. Veri e propri gioielli dell’arte aquilana. Prenderà il via domani, con il primo stage a cui parteciperanno 50 studenti del Liceo scientifico “Leonardo da Vinci” di Trento, la scuola di formazione sulla ricostruzione promossa dall’Ordine degli architetti della provincia dell’Aquila.
Il programma prevede, alle 10, l’accoglienza nella sede dell’Ordine degli architetti, a Pile, dove verrà illustrato ai ragazzi l’innovativo progetto della nuova sede realizzata dopo il sisma del 2009.
Alle 11, appuntamento davanti a palazzo Pascali, in via Roma, dove prima dell’inizio della visita è previsto il saluto del vice sindaco dell’Aquila, Guido Liris, del presidente dell’Ordine degli architetti, Edoardo Compagnone, e del funzionario della Sovrintendenza ai beni artistici e architettonici dell’Aquila, Gianfranco D’Alò, alla presenza degli organi di informazione.
Da qui, partirà il percorso formativo, con prima tappa proprio a palazzo Pascali e all’annesso giardino archeologico per, poi, proseguire, alle 12, con l a visita dell’aggregato di San Basilio.
Dopo un breve passaggio all’auditorium Renzo Piano, al Castello Cinquecentesco e ai cortili di palazzo Ludovici- Bonanni e palazzo Cappa, si proseguirà verso piazza Duomo, dove verrà illustrato l’innovativo intervento del tunnel intelligente dei sottoservizi, per arrivare alle 12.30 al Teatro San Filippo.
“Abbiamo scelto tre edifici simbolo della rinascita della città”, spiega Giuseppe Cimmino, segretario dell’Ordine, che guiderà la visita insieme a Claudia Compagno, “per far visionare ai ragazzi la portata di una tragedia come il sisma del 2009, i cui segni sono ancora visibili in centro storico. L’altro messaggio è quello di una ricostruzione consapevole come modello da trasferire in tutta Italia, che è alla base della scuola di formazione permanente, dove sicurezza e recupero architettonico- artistico sono gli elementi che spiccano, in quello che è il sesto centro storico più importante d’Italia”.
“La scelta”, spiega Compagno, consigliere dell’ordine degli architetti, “è caduta su un edificio già restaurato, palazzo Pascali, un cantiere che sta per partire, l’aggregato di San Basilio e uno in via di ultimazione, il teatro San Filippo come esempi di applicazione di tecniche innovative e all’avanguardia, nella ricostruzione post-sisma, che preservino tuttavia il patrimonio storico-architettonico, in una città dall’alto valore culturale. Tre edifici che toccano il settore residenziale con palazzo Pascali, culturale, con il teatro San Filippo e del mondo accademico e della formazione, con San Basilio”.
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