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Orientati BCC 2021: ecco come é andata

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I colloqui individuali si sono concentrati sulla conoscenza di sé e delle opportunità formative, conoscenza del Mercato del Lavoro

CHIETI – Si sono concluse la settimana scorsa, le giornate di Orientamento post diploma dedicate alle scuole dell’area della Valle del Trigno. L’evento “Orientati, cosa c’è nel tuo futuro?”, organizzato dalla BCC della Valle del Trigno e dalla omonima Fondazione, è arrivato quest’anno alla decima edizione. In 10 anni ha visto la partecipazione di oltre 6000 ragazzi del territorio compreso tra Abruzzo e Molise appartenenti a vari istituti delle città di Trivento, Montenero di Bisaccia, San Salvo, Gissi, Scerni, Casalbordino e Vasto.

La decima edizione si è svolta online a causa della Pandemia in corso. Non potendo far incontrare i ragazzi in presenza con le esposizioni di Atenei da tutta Italia, Enti, Associazioni di categoria, forze dell’ordine, agenzie per il lavoro (come tutti gli altri anni), si è pensato di puntare sulla qualità degli interventi cercando di strutturare una plenaria che fosse davvero utile, affrontando il tema “cosa c’è nel tuo futuro?”, quindi lavorando sulla persona, sulle motivazioni, sulla vocazione e le opportunità legate ai lavori del futuro e l’iniziativa imprenditoriale. Nonostante la modalità online, purtroppo abusata in questo ultimo anno, l’evento ha avuto la partecipazione di oltre 150 ragazzi in Plenaria oltre ai ragazzi impegnati nei colloqui individuali.

I colloqui individuali si sono concentrati sulla conoscenza di sé, conoscenza delle opportunità formative, conoscenza del Mercato del Lavoro, l’importanza delle competenze trasversali, più richieste delle competenze tecniche. Gli incontri sono stati tenuti da Emanuela Molino, con esperienza ventennale nell’orientamento dei ragazzi in età scolare. “L’orientamento individuale è stato utile sia per incoraggiarli, visto il bombardamento mediatico di notizie negative sul mercato del lavoro, sia per capire meglio – continua Emanuela Molinodove trovare le informazioni utili in mezzo all’iper-informazione di Internet e degli altri media che a volte possono generare confusione” .

Per quando riguarda la Plenaria, si è tenuta il 15 aprile di pomeriggio. Nel saluto iniziale il Presidente della Banca di credito Cooperativo della Valle del Trigno Nicola Valentini ha ringraziato i ragazzi ricordando i grandi sacrifici che stanno facendo a causa della Pandemia con la Didattica a Distanza che li ha molto penalizzati dal punto di vista formativo. Allo stesso tempo il Presidente ha voluto lasciare un messaggio di speranza: “Sicuramente i giovani hanno tutte le potenzialità per superare questo periodo e recuperare quello che hanno perduto”. “Pensare al futuro per i giovani è sempre impegnativo, ma allo stesso tempo è sempre e comunque affascinante”, la conclusione del Presidente. Stefania Ciocca, Segretario della Fondazione BCC, ha anche sottolineato quanto sia importante seguire sempre i propri sogni e le proprie aspirazioni per quanto possa sembrare la strada più difficile da percorrere.

Annalisa Michetti, responsabile dello sportello Europe Direct di Chieti ha fornito ai ragazzi strumenti concreti ed utili sulle esperienze di studio e di lavoro all’estero: Erasmus + il programma che offre maggiori opportunità per i giovani con le 3 chiavi: la mobilità per l’apprendimento, la cooperazione per finanziamenti diretti dall’UE e il supporto alle politiche. Ha specificato la differenza tra Erasmus per studio e Erasmus per tirocinio all’estero. Ha fornito ai ragazzi tutte le informazioni per capire come muoversi facilmente da soli e comprendere le tante opportunità dell’Unione Europea, comprese quelle di Tirocini presso le Istituzioni europee o di esperienza nel Corpo Europeo di Solidarietà.

Marco Santarelli, fisico sociale, esperto di Reti, Intelligence, Direttore Scientifico del RES ON Network con sede a Londra, ha parlato ai ragazzi della rete. La rete rappresenta un rischio sempre maggiore per i giovani, ma allo stesso tempo, se utilizzata per creare delle occasioni di lavoro, rappresenta una grande opportunità. Santarelli ha presentato ai ragazzi quelli che saranno i lavori maggiormente richiesti dal mercato nel futuro e anche quali saranno i lavori più richiesti post Covid. A seguire ha affrontato il tema dell’innovazione radicale rappresentata dalla creatività, che è la conseguenza di qualcosa che si fa senza neanche esserne consapevoli. “Nulla ha senso se non utilizziamo la testa, le idee, tutto ciò che riguarda il futuro deve avere una visione. Dobbiamo essere protagonisti come persone, come esseri umani”, conclude Santarelli.

Sara Bodio, coach umanista esperta di life and teen coaching nella fascia di età dei teenagers, ha interloquito usando il “metodo di orientamento vocazionale”, come una bussola interiore utile a rintracciare le caratteristiche interne di ogni persona per costruire il proprio progetto di vita. “Oggi scegliere il proprio percorso è più difficile di ieri – ha esordito Sara Bodio perché oggi facendo una qualsiasi scelta si escludono molte più cose di quelle che si escludevano qualche tempo fa, quindi è normale e per nulla preoccupante non avere le idee chiare a questa età”. Durante la sessione la coach ha fornito ai ragazzi degli strumenti per conoscere meglio se stessi e fare esperienza di esplorazione, capirsi meglio, capire cosa fa stare bene, cosa rende felici e partendo da questo potenziare le proprie virtù e i punti di forza, ricordando sempre che il talento si allena.

Infine, la testimonianza di Ciro Greco che, in collegamento da New York, ha raccontato la sua esperienza personale che lo ha portato a diventare un imprenditore di successo negli Stati Uniti. Dopo la laurea in Filosofia e un Dottorato in Neuroscienze cognitive e linguistica presso l’Università di Milano-Bicocca, nel 2017 Ciro Greco ha fondato insieme ad altri giovani “Tooso.ai”, un sistema innovativo finalizzato ad ottimizzare le ricerche nei motori di ricerca dei siti di e-commerce. Nel 2019 Tooso viene acquisita dalla grande company nordamericana Coveo. Ciro ha raccontato ai ragazzi del suo percorso, dei sacrifici fatti nei 3 anni in cui il progetto è stato avviato, della difficoltà di convincere gli investitori a finanziare il progetto, di quanta determinazione sia necessaria affinché un progetto importante veda la luce. Infine ha salutato i ragazzi ricordando che “Il mondo è molto più ampio di come lo immaginiamo, pieno di cose da fare, da inventare, di opportunità da cogliere”.

Pubblicato da
Marina Denegri

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