Per nuclei familiari residenti in cui uno o più componenti sia disoccupato o lavoratore autonomo che abbia cessato o sospeso l’attività
ORTONA – Uno strumento messo in campo dall’amministrazione comunale per contrastare non solo il difficile momento prodotto dalla pandemia ma anche più in generale le situazioni di crisi economica e occupazionale che interessano il territorio, così si presenta il nuovo regolamento approvato dal Consiglio comunale che con la dotazione finanziaria accantonata dall’amministrazione metterà subito in campo una disponibilità di 200mila euro.
«Il regolamento che abbiamo approvato – commenta il Sindaco Leo Castiglione con delega alle politiche sociali – rappresenta un passaggio importante dell’amministrazione comunale che istituisce una chiara tipologia di intervento a sostegno dei lavoratori o delle famiglie che versano in situazioni di disagio o crisi economica. Questo nuovo intervento non sostituisce gli altri interventi sociali previsti a favore delle fasce di popolazione in condizione di fragilità ma rappresenta un mezzo ulteriore e più ampio per aiutare chi si trova in una momentanea situazione di difficoltà. Il fondo è finanziato con risorse proprie del bilancio comunale e l’amministrazione sin dallo scorso anno, grazie anche alla gestione oculata delle finanze comunali, ha potuto prevedere un apposito capitolo di bilancio di 100mila euro. Per questo nelle prossime settimane gli uffici potranno predisporre due bandi che metteranno a disposizione 200mila euro, un risultato unico che dimostra l’impegno e la sensibilità di questa amministrazione».
Gli aiuti economici previsti nel regolamento sono quindi destinati a persone e nuclei familiari residenti nel territorio comunale in cui uno o più componenti risulti almeno da sei mesi disoccupato per licenziamento o mancato rinnovo o come lavoratori autonomi abbia cessato o sospeso l’attività. Inoltre gli interventi sono previsti anche nel caso di una riduzione sostanziale del proprio reddito familiare che ha determinato una grave situazione di disagio socio-economico.
Tra i requisiti d’accesso è necessario il possesso di un Isee non superiore a 12mila euro nelle situazioni legate alla perdita di lavoro e un Isee non superiore a 9.360 euro per le difficoltà legate alla riduzione del reddito familiare, non essere proprietario o comproprietario di altri beni immobili, ad eccezione della casa destinata ad abitazione principale, non avere una situazione debitoria nei confronti del Comune per la quale non sia stato già concordato un piano di rientro.
I contributi erogati sono finalizzati a spese effettivamente sostenute e documentabili legate a spese relative all’abitazione principale come affitto e mutuo, le spese per la frequenza dei figli alle scuole e alle università e spese sanitarie. I soggetti individuati beneficeranno dei contributi previsti sino al concorso delle risorse disponibili e comunque nella misura massima del 60% per ogni richiesta.
Le domande verranno valutate da un’apposita commissione con la presenza di sole figure tecniche e presieduta dal dirigente del settore affari generali e servizi alla persona del Comune.
«Mi sarei aspettato su un argomento del genere che coinvolge tutti – continua il Sindaco Castiglione – una partecipazione positiva dell’intero Consiglio, invece ho dovuto constatare che anche di fronte ad interessi generali alcuni preferiscono pensare alle proprie prese di posizione politiche, come la consigliera del Pd che ha votato contro e quello di un consigliere che rappresenta una parte del centrodestra, che magicamente al momento del voto si è assentato».