Prima dell’approvazione della legge 81 del maggio 2014, i “folli rei” sono stati rinchiusi negli Ospedali Psichiatrici Giudiziari (OPG) o manicomi criminali, in condizioni spesso disumane. A partire da questa data e dopo varie proroghe, gli OPG dovrebbero essere sostituiti da Residenze per le Misure di Sicurezza (REMS), ma la loro totale chiusura non è ancora avvenuta.
La legge considera l’internamento nelle REMS una estrema ratio e in ogni caso una soluzione transitoria nei percorsi di cura.
Oltre ai problemi suscitati dal mancato insediamento delle nuove strutture o, in alcuni casi, dal semplice cambiamento di facciata dei vecchi OPG, restano tanti interrogativi:
le REMS sono un’alternativa adeguata a curare la follia?
Si possono pensare misure diverse all’insegna di una cultura della deistituzionalizzazione?
Poiché dietro l’internamento nell’OPG – oggi REMS – c’è sempre la valutazione della “pericolosità sociale” del “reo folle” è possibile una riforma senza prendere in considerazione anche le definizioni e i percorsi dischiusi da questo concetto previsto dal codice penale?
Questi interrogativi saranno discussi affiancando il punto di vista di psichiatri e psicologi (Luigi Benevelli e Alessandro Sirolli), magistrati (Roberta Cossia) che svolgono – o hanno svolto – un lavoro sul campo, a quello di studiosi universitari di formazione diversa (sociologia, geografia diritto penale) quali Ciro Tarantino, Università della Calabria, Franco Farinelli Università di Bologna e Marco Pelissero Università di Genova, col compito di stimolare una riflessione sulle implicazioni culturali, sociali e politiche di un fenomeno prismatico come la follia.
L’incontro si aprirà con il saluto di Giovanni Legnini, Vice Presidente del Consiglio Superiore della Magistratura, Vincenzo D’Ottavio, Sindaco di Ortona, Daniele Piccione, Consigliere Parlamentare del Senato, Cristiano Maria Sicari, Ordine degli avvocati di Chieti.
L’Associazione Romano Canosa per gli studi storici costituita a Milano si propone di valorizzare l’opera di Romano Canosa, magistrato e storico di origini abruzzesi, attraverso l’approfondimento dei temi trattati nella sua vasta produzione con l’organizzazione di incontri e convegni, il coinvolgimento di studiosi di altre discipline correlate alla storia, la collaborazione di Istituzioni nazionali ed internazionali, l’istituzione di borse di studio, la partecipazione ad eventi editoriali e la pubblicazione di saggi e quaderni di studio.
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