Più di 100 le persone controllate, tra cui diversi pregiudicati e numerosi soggetti sottoposti agli arresti domiciliari
ORTONA – Ha visto impegnati 20 militari dell’Arma, tra cui un’unità antidroga del Nucleo Cinofili di Chieti, la vasta operazione di controllo del territorio messa in atto dalle prime luci dell’alba di stamattina dai Carabinieri del Comando Compagnia di Ortona per garantire ai cittadini una maggiore percezione di sicurezza. Più di 100 le persone controllate, tra cui diversi pregiudicati e numerosi soggetti sottoposti agli arresti domiciliari, ed alcuni istituti scolastici ispezionati con l’ausilio dei cani antidroga.
I 20 militari impiegati hanno infatti presidiato sin dalle primissime ore del mattino la Stazione Ferroviaria di Ortona, i terminal bus e le principali vie di accesso agli istituti scolastici di Ortona, nonché ispezionato due scuole superiori durante l’orario di lezione per prevenire l’ormai diffusa “moda” dell’uso di stupefacenti tra giovani e giovanissimi studenti. I controlli, molto apprezzati da dirigenti scolastici e docenti, hanno avuto fortunatamente esito negativo. L’attività di controllo ha poi riguardato i numerosi soggetti sottoposti ad arresti domiciliari, detenzione domiciliare, misure di prevenzione o, comunque, gravati da misure limitative della libertà personale che ne impongono, ad esempio, la permanenza in casa durante le ore notturne o l’obbligo di dimorare nel comune di residenza.
E proprio in uno di questi controlli è “incappato” D.D.G., 36enne pregiudicato di Miglianico, sottoposto alla “sorveglianza speciale con obbligo di soggiorno nel comune di residenza”. L’uomo, infatti, violando l’obbligo di permanere in casa nelle ore notturne, si allontanava nottetempo dalla sua abitazione venendo rintracciato solo nelle primissime ore della mattinata odierna dai militari della Stazione di Miglianico che, pertanto, lo hanno tratto in arresto per la violazione delle prescrizioni imposte dalla misura di prevenzione. Espletate le formalità di rito, su disposizione del P.M. di turno della procura della Repubblica presso il Tribunale di Chieti, D.D.G. è stato successivamente associato al carcere di Chieti in attesa dell’udienza di convalida.