Lo sostengono Febbo e Cieri che commentano le dichiarazioni del consigliere regionale Pd
CHIETI – Il presidente della Commissione di Vigilanza, Mauro Febbo ed il Capogruppo in Consiglio Comunale di Forza Italia ad Ortona, intervengono sul tema del dragaggio del porto di Ortona e replicano a D’Alessandro.
Lo spunto per il botta e risposta è fornito dalla notizia che il Consiglio di Stato ha respinto l’istanza cautelare proposta dalla ditta risultata in una prima fase vincitrice della gara per tale dragaggio ed ha confermato il pronunciamento del Tar. L’appalto dei lavori sarà aggiudicato alla società Co.Ed.Mar.
Si legge nel comunicato di Febbo e Cieri:
“Le dichiarazioni di Camillo D’Alessandro appaiono ancora una volta fuori luogo. Non capiamo su quali basi possa esultare per la decisione del Consiglio di Stato che in sede giurisdizionale ha respinto l’istanza cautelare proposta dalla ditta risultata in una prima fase vincitrice della gara per il dragaggio del porto di Ortona, confermando così il pronunciamento del Tar. Si tratta infatti di una sentenza sulla sospensiva, mentre solo il 25 gennaio prossimo entrerà nel merito. Va ricordato, peraltro, che presso il Tar pende ancora il ricorso della prima ditta in graduatoria contro la seconda”.
“I lavori di dragaggio – spiegano Febbo e Cieri – saranno affidati alla seconda ditta che però procederà a depositare le sabbie dragate sulla banchina. Si tratta, è bene ricordarlo, di fanghi classificati B1 e B2 che, secondo offerta di gara, verranno depositati sulla banchina realizzando un cumulo di oltre 14 mt d’ altezza.
Gli stessi possono essere smaltiti in due modi: immettendoli nella vasca di colmata, che allo stato non c’è; oppure portandoli in discarica ad un costo di circa 4 milioni di euro che non si sa chi li pagherebbe e con quali fondi. Come si procederà???
E’ presumibile, come avevamo già previsto, che si verificherà un aggravio dei costi, così come risulta quanto meno difficile che l’iter si concluda entro il 31 dicembre, data oltre la quale la Regione rischia di perdere i fondi a disposizione.
I tempi, per forza di cose si allungheranno. Noi avevamo ragione: è questo il dato di fatto e non capisco sinceramente cosa abbia da gioire D’Alessandro; anziché lanciarsi in annunci di dubbia realizzazione, si preoccupi piuttosto di trovare una soluzione per lo smaltimento dei fanghi perché quella dovrebbe essere una sua priorità. Eviti di eccedere in presunzione ed arroganza perché così facendo è sempre a rischio figuracce”.