L’attività ispettiva è stata predisposta in esecuzione del piano di contrasto al lavoro nero e irregolare, cui il Comando Provinciale Guardia di Finanza di Chieti, diretto dal Colonnello Serafino Fiore, ripone peculiare attenzione approntando interventi mirati su tutto il territorio provinciale.
L’intervento ha, infatti, permesso di accertare forme contrattuali atipiche e flessibili con la simulazione di rapporti di lavoro a carattere discontinuo, celando, invece, il vincolo di soggezione dei lavoratori al potere direttivo, organizzativo e disciplinare del datore di lavoro, tratti tipici di un rapporto di lavoro subordinato.
In capo al datore di lavoro sono state, quindi, contestate le sanzioni previste in materia di irregolarità contributiva, la cosiddetta maxisanzione per il lavoro nero, che vanno complessivamente da un minimo di 1.500,00 euro ad un massimo di 9.000,00 euro per ciascun lavoratore.
L’esame dei presupposti che sorreggono la non genuinità di tali contratti – al fine di eludere la normativa sul rapporto di lavoro dipendente – e le richieste sanzionatorie avanzate dal Corpo saranno, comunque, vagliate dall’Ufficio Legale e Contenzioso della competente Direzione Territoriale del Lavoro.
Le ripetute azioni di servizio compiute dalla Guardia di Finanza di Chieti nel particolare comparto sono dirette a contrastare l’effetto distorsivo che l’impiego di manodopera irregolare o in nero riverbera sulla libera concorrenza, danneggiando sensibilmente le imprese che operano nel rispetto delle regole.
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