L’AQUILA – Non si ferma la musica dell’Orchestra Sinfonica Abruzzese che per la sua 45° stagione presenta Folk Songs sabato 29 febbraio 2020 alle ore 18 sul palco del Ridotto del Teatro Comunale dell’Aquila con replica domenica 1 marzo alle 18 al Teatro Comunale di Atri. Due appuntamenti dedicati al repertorio del novecento. Sul podio il M° Carlo Goldstein, mezzosoprano Alda Caiello, nomi affermati del panorama musicale italiano e non solo, esperti interpreti del repertorio novecentesco che caratterizza questa produzione ISA. In programma, infatti, i Folk Songs di Luciano Berio per voce e orchestra, le Siete canciones populares españolas di Manuel de Falla e la Serenata per piccola orchestra op. 46 bis di Alfredo Casella.
Gli interpreti: Quello di questa settimana è un felice ritorno del direttore Carlo Goldstein sul palco della Sinfonica, presente nelle ultime stagioni ISA e apprezzato dal pubblico abruzzese per la sua precisione e per la cura del dettaglio. Ritenuto uno dei più brillanti direttori d’orchestra della sua generazione a livello internazionale, dalla vittoria del primo premio all’International Conducting Competition di Graz nel 2009 ha iniziato un’intensa attività che lo ha portato a dirigere importanti compagini orchestrali in Italia e nel mondo. Protagonista della prima parte del concerto il mezzosoprano Alda Caiello, una delle maggiori interpreti nel panorama europeo per versatilità, raffinatezza e capacità espressive, voce fra le più autorevoli nel repertorio novecentesco, molto amata da numerosi compositori che le hanno dedicato brani. È stata la cantante prediletta da Berio per i suoi Folk songs, pagina che interpreterà proprio in occasione di questi concerti con la Sinfonica Abruzzese.
Il programma è interamente dedicato al Novecento, e in particolare a brani che nascono nel secolo scorso riprendendo e interpretando pagine musicali della tradizione popolare come le Siete canciones di De Falla, “forse il pezzo vocale ispanico più famoso della prima metà del novecento, piccole miniature caratterizzate in modo splendido” – come spiega il direttore Carlo Goldstein – e per il brano di Berio che dà il titolo all’intera produzione: “Una raccolta di canti di tutto il mondo uniti dalla geniale orchestrazione del compositore. C’è un filo rosso poi che lega i Folk Songs a quel gioiello che è la Piccola serenata di Casella eseguita nel secondo tempo – spiega ancora il direttore – ed è la volontà dei due autori, ciascuno con i propri mezzi, di portare l’Italia in Europa allargando i confini della cultura italiana”.
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