Dal 24 giugno al via in quattro piazze abruzzesi una campagna di screening e sensibilizzazione su osteoporosi e rischio fratture
PESCARA – L’osteoporosi non risparmia nemmeno Abruzzo e Molise: si stima che nelle due Regioni almeno 200.000 donne over 60 soffrano di fragilità ossea con aumento del rischio di fratture [1]. “Se non trattata, l’osteoporosi rende le tue ossa fragili come porcellana” è il claim della campagna Il Piatto Forte che, giunta alla terza edizione, toccherà dal 24 al 29 giugno le principali città di Abruzzo, con un tour nelle piazze di screening e sensibilizzazione sul rischio fratture da fragilità.
L’iniziativa, promossa da FIRMO – Fondazione Italiana per la Ricerca sulle Malattie dell’Osso in partnership con Amgen, Echolight, Senior Italia con il patrocinio di Regione Abruzzo, Regione Molise e della SIMG, viene presentata oggi a Pescara.
L’obiettivo è duplice, da una parte accrescere il grado di conoscenza su questa patologia silenziosa e sottodiagnosticata, dall’altra sensibilizzare la popolazione sulle fratture da fragilità che oggi possono essere evitate attraverso un’adeguata prevenzione fatta di semplici regole: alimentazione corretta, attività fisica regolare e, se serve, un trattamento farmacologico tempestivo.
L’iniziativa vedrà eventi di uno-due giorni nelle piazze delle principali città abruzzesi e molisane, dove saranno collocati un gazebo e un camper che coinvolgeranno la popolazione in diverse attività: informazione e prevenzione, grazie alla presenza di medici specialisti e nutrizionisti che risponderanno alle domande dei cittadini e alla distribuzione di materiale educazionale; screening, mediante la compilazione di un questionario e con la valutazione gratuita del rischio di frattura attraverso la misurazione della densità minerale ossea da parte di personale specializzato. A bordo del camper sarà utilizzato l’innovativo dispositivo EchoS (sviluppato da Echolight), il primo sistema per la diagnosi precoce dell’osteoporosi attraverso un semplice esame ecografico, rapido e accurato e senza l’utilizzo di radiazioni ionizzanti.
«Non posso che plaudire a questa iniziativa perché accende i riflettori su una patologia ancora troppo sottovalutata e che colpisce in particolare noi donne, con conseguenze purtroppo molto spesso irreparabili – dichiara Nicoletta Verì, Assessore alla Salute Regione Abruzzo – di qui l’importanza della prevenzione, in cui entrano in gioco la corretta alimentazione, l’adeguato esercizio fisico e il supporto farmacologico, quando necessario. Nel Piano regionale di Prevenzione attualmente in vigore è inserita una specifica azione riguardante l’osteoporosi, che riguarda la realizzazione di un percorso di collaborazione tra l’ospedale e il territorio, attraverso il quale i soggetti con patologie cronico-degenerative potranno essere accompagnati in un programma di esercizio fisico in palestre certificate, con il supporto di istruttori specificatamente formati. A questo si aggiungono gli screening attivati dalle aziende sanitarie, che hanno permesso di potenziare la sensibilizzazione sull’osteoporosi. Va, però, sottolineato che c’è ancora molto da fare, in particolare sul fronte dell’informazione ai cittadini».
«Il nostro obiettivo è raggiungere il maggior numero di persone e concentrare la campagna sul territorio permette di essere più capillari – dichiara Maria Luisa Brandi, Presidente FIRMO e Direttore SOD di Malattie del Metabolismo Minerale e Osseo Azienda Ospedaliera Universitaria Careggi di Firenze – l’obiettivo è ancora una volta quello di portare nelle piazze italiane la migliore informazione possibile per educare la popolazione ad avere maggiore sensibilità e consapevolezza rispetto all’osteoporosi e alle fratture da fragilità ossea, che sono la diretta conseguenza di questa patologia. Attraverso il contatto diretto con le persone vogliamo trasmettere tutte le informazioni che possono aiutarle a mantenere sano lo scheletro. La prevenzione è fondamentale per avere ossa sane e questo obiettivo si raggiunge adottando un corretto stile di vita, una regolare attività fisica e monitorando la salute dello scheletro con uno screening idoneo. Oggi esistono anche anticorpi monoclonali, come denosumab, che sono efficaci, si possono utilizzare in sequenza alle terapie precedenti, sono facili da somministrare, sottocute due volte all’anno».
L’osteoporosi in Italia colpisce 4 milioni di persone con età superiore a 50 anni, di cui 3,2 milioni sono donne e 800 mila uomini. Una prima frattura è associata a un rischio quintuplicato di fratture successive o ri-fratture2.
«Le fratture ossee da fragilità hanno un forte impatto sia fisico che emotivo sui pazienti – afferma Francesco Cipollone, Professore ordinario di Medicina Interna, Università degli Studi ‘G. D’Annunzio’ di Chieti – A un anno da una frattura di femore, il 40% dei pazienti non è ancora in grado di camminare e l’80% presenta importanti limitazioni nello svolgimento di comuni attività quotidiane, come ad esempio guidare l’automobile. Con l’aumentare dell’età, aumenta la percentuale di pazienti che entro un anno da una frattura femorale necessita di un regime assistenziale a lungo termine (fino al 35.3% degli anziani di età superiore ai 90 anni) o devono affidarsi all’assistenza di familiari e conoscenti per una persistente compromissione della mobilità».
L’osteoporosi e le fratture da fragilità, la conseguenza più grave di questa patologia, rappresentano un’emergenza di sanità pubblica in tutti i Paesi ad economia avanzata. Per questo motivo AMGEN, da sempre molto attenta alle priorità di salute, ha deciso di scendere in campo a fianco della FIRMO. Nelle due precedenti edizioni del 2017 e 2018, la campagna Il Piatto Forte ha toccato 13 capoluoghi di diverse regioni italiane, coinvolgendo nelle attività di screening più di 2.000 cittadini.
«Tra tutti i cittadini coinvolti nelle attività di screening della campagna Il Piatto Forte, più del 30% è stato individuato a rischio fratture da fragilità – commenta Maria Luce Vegna, Direttore Medico Amgen Italia – Le conseguenze sono rilevanti, sia sulla qualità di vita delle persone, che sui costi a carico del Servizio Sanitario Nazionale: secondo l’ultimo report dell’International Osteoporosis Foundation (IOF) i costi sanitari generati dalle fratture da fragilità superano i 9 miliardi di euro, con una proiezione di crescita del 26% nei prossimi dieci anni [2]. Ecco perché c’è bisogno di continuare a sensibilizzare la popolazione. Nata dalla partnership con FIRMO e con il patrocinio delle Regioni nella quali approda, Il Piatto Forte è una campagna educazionale che vuole creare consapevolezza sui rischi legati alla fragilità delle ossa, promuovere la prevenzione e informare sul corretto stile di vita».
La prevenzione dell’osteoporosi serve a preservare la resistenza dell’osso. Agli interventi sull’alimentazione e sull’attività fisica possono essere associati trattamenti farmacologici. Oggi sono disponibili farmaci anti-riassorbitivi, che rallentano il riassorbimento osseo, e farmaci anabolici che aumentano la formazione dell’osso.
“Il Piatto Forte” in Abruzzo: le tappe della campagna
Dalle ore 10.00 alle ore 17.00
- 24 GIUGNO, AVEZZANO – Piazza Risorgimento;
- 25-26 GIUGNO, PESCARA – Piazza della Rinascita;
- 27 GIUGNO, CHIETI – Largo Gian Battista Vico;
- 29 GIUGNO, TERAMO – Piazza Martiri della Libertà.
Per maggiori informazioni sull’osteoporosi: www.fondazionefirmo.com
Riferimenti:
1. Maggi S, Noale M, Giannini, et al. Quantitative heel ultrasound in a population-based study in Italy and its relationship with fracture history: the ESOPO study. Osteoporos Int 2006;17(2):237-44. – Stima su dati ISTAT 2017
2. IOF – International Osteoporosis Foundation Report 2018