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Il paese fantasma di Sperone e la faglia del terremoto del 1915

da Redazione

Domenica 19 febbraio escursione guidata professionalmente! Trekking tra paesi fantasma e vette!

Montagne SelvaggeGIOIA DEI MARSI (AQ) – In cammino tra paesi antichi e natura selvaggia.

Con questo appuntamento “Montagne Selvagge” vi porterà, domenica 19 febbraio, a visitare il paese fantasma di Sperone e la vetta del Monte Serrone, alle porte dello storico Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise

Bellissimo itinerario che percorre le antiche vie di comunicazione tra un paese e l’altro. Anticamente erano usate per gli spostamenti lavorativi o per incontrare la propria amata o il proprio amato.

Dislivello: 650 m
Durata: 5 ore ca ( soste incluse)
Difficoltà: E
Lunghezza a/r: 11 km ca

Appuntamento e partenza: ore 9.00 a Gioia dei Marsi – Piazza Savoia, vicino il benzinaio.

Dal paese di Gioia dei Marsi località Fontana Vecchia inizia il sentiero che porta alla torre di Sperone. Il sentiero è nominato V2, il tempo di percorrenza è di 1.30 h, con un livello di difficoltà E. Il sentiero inizia con una strada sterrata per poi deviare all’interno del boschetto. Molto belli sono i muretti tirati a secco che si incontrano lungo il cammino ed in giugno il colore dominante è il giallo delle ginestre ed il loro profumo.
Usciti dal boschetto si apre la radura dalla quale è possibile osservare la Torre . Proseguendo lungo la radura s’incontra prima il vecchio borgo di Sperone poi la chiesa di S. Nicola e infine la Torre che si affaccia su di un impervio vallone e sul Fucino. Volendo si può proseguire fino a raggiungere la vetta del monte Serrone dove c’è un piccolo rifugio. Il Serrone è noto per lo sport del parapendio e da un punto di vista geologico, per la faglia generatasi con il devastante terremoto del 1915.

http://www.montagneselvagge.com/2015/11/19/sperone-borgo-fantasma/

Balcone naturale della Marsica, sentinella silenziosa e strategica sin dall’epoca della prima fortificazione romana, del paese di Sperone non restano oggi che mura, tetti e stanze senza arredi in attesa di nuovi segni del tempo, testimoni muti di una storia che in pochi ricorderanno. Abbandonata definitivamente dopo gli anni settanta per via dell’impervio isolamento che nei secoli era stato la sua fortuna, subì la sorte di chi non riesce a correre al passo coi tempi, spegnendosi lentamente negli anni. Oggi la torre di un castello ormai scomparso domina l’impianto urbanistico di Gioia dei Marsi, dall’alto del Passo Sparnasio. Da lontano è la prima, tra le case che restano, ad indicare il vecchio borgo: guarda la valle da 8 secoli, ma da meno di uno non ha più generazioni che la ricordino come simbolo della propria città. Fu difficile per chi vi abitava abbandonare Sperone ed ogni pretesto fu lecito per rallentare quell’emorragia di giovani che parve irrefrenabile dal dopoguerra in poi. I cittadini lottarono perché si migliorasse la viabilità, si garantissero servizi primari e si dicesse costantemente messa in paese fino all’ultimo. Persino quando tutto sembrò ormai irreversibile, cercarono di tornare al Borgo quanto più spesso possibile per attività rituali legate alla terra o al culto. Questa lotta contro il tempo durò oltre cinquant’anni e si concluse con l’ultimo amaro trasloco, quello delle salme di chi vi riposava da tempo, al cimitero, quando tutti i defunti vennero portati via per essere ricollocati anch’essi a valle, insieme ai vivi. Per chi torna oggi resta solo un campo di margherite al centro di un mazzo di case vuote: vogliamo credere che sia lo stesso dove, come narra la leggenda, trovarono pace i nemici del sanguinario signore che ebbe potere di vita e morte in questi luoghi, quando Sperone prosperava ed era la prima tra le vedette della marsica orientale.

Il programma potrà subire variazioni in base alle condizioni meteo e sarà annullato se non si raggiungerà il numero minimo di partecipanti.
Obbligatoria la prenotazione entro le 12,00 del giorno prima.
La guida si riserva di escludere le persone che non hanno un equipaggiamento adeguato.

Min 5 – Max 15 partecipanti

Costi del trekking:
€ 15 a persona, comprensivo di escursione guidata a cura di un Accompagnatore di Media Montagna/ Maestro di Escursionismo del Collegio Regionale Guide Alpine Abruzzo e copertura assicurativa per tutta la durata dell’evento.

Possibilità di pernotto in B&B

Materiale ed Equipaggiamento:
Zaino da montagna, scarpe da trekking, coprizaino per pioggia, bastoncini telescopici, maglietta, pile o maglione, giacca a vento impermeabile, pantaloni comodi per la camminata, maglietta di ricambio, cappello, guanti, medicinali personali, occhiali da sole, sacchetti biodegradabili per immondizia, borraccia per l’acqua (1,5 lt), sali minerali, frutta secca, pranzo al sacco.

Info e prenotazioni:
Ercole Marchionni 3382717448
info@montagneselvagge.com
www.montagneselvagge.com

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