Fischio d’inizio il 23 novembre ore 15.30 al PalaTricalle. Maddalena Micheletto: «Avversario tosto, ma noi siamo già molto migliorate rispetto all’inizio dell’anno»
CHIETI – Rimasta a guardare nell’ultimo turno, la Connetti.it Chieti torna in campo per la terza gara casalinga della sua stagione. Dopo i successi contro la Givova Fiamma Torrese (3-0) e la Luvo Barattoli Arzano (3-1), le neroverdi puntano a raggiungere il bottino pieno contro la Egea PVT Modica. Le siciliane, reduci dallo 0-3 casalingo contro Cerignola, hanno 4 punti in classifica, due in meno della Connetti.it, con la gara di riposo già “scontata”, e sono il classico avversario “tosto”, che arriverà a Chieti con l’intenzione, quanto meno, di vender cara la pelle. Tra le sue fila, ci sarà anche l’ex della gara, il libero Fabiana Bozzetto.
Si gioca a un orario insolito, 15.30, per permettere alle avversarie di ripartire in anticipo verso la Sicilia. Tra le fila neroverdi non ci sarà Michela Culiani: la capitana ha rimediato una brutta distorsione alla caviglia, nell’ultimo allenamento della scorsa settimana, e anche se non ci sono state lesioni a livello osseo né di legamenti, il trauma è stato tale che vanno ancora ben stabiliti i tempi di recupero. Al suo posto, come per ogni ruolo, Giorgio Nibbio potrà contare su validissime sostitute, che nel caso specifico sono Ilaria D’Angelo e Alice Di Tonto. Nel ruolo delle centrali, il tecnico neroverde può contare, oltre che su Spadoni e Galiero, anche sull’apporto di Maddalena Micheletto, brava a farsi trovare pronta ogni volta che è stata chiamata in causa:
«Modica è il classico avversario di categoria, una squadra di B1 ostica che verrà in casa nostra a giocarsela. Hanno un’opposta, Liguori, molto temibile, e anche la schiacciatrice ex Altino, Ferro, sarà da tenere d’occhio. Noi ci siamo allenate bene in queste due settimane, a parte lo sfortunato incidente occorso a Michela Culiani. Rimanere ferme mentre il resto del girone gioca è strano, ma c’è anche da dire che la sosta ci è servita per lavorare e migliorare. Di certo, non vediamo l’ora di tornare a giocare! Per le nostre caratteristiche fisiche e tecniche, il muro deve essere uno dei nostri punti di forza, ma ovviamente la difesa deve muoversi in sincronia con il muro, e in quello in effetti abbiamo un po’ peccato nelle prime partite.
Però siamo già migliorate molto secondo me, e credo che con il passare delle giornate le cose non potranno che migliorare. Da un punto di vista personale, sono molto contenta di questi primi mesi vissuti a Chieti: non solo mi trovo bene in città e con le compagne (abbiamo formato un gruppo bello e affiatato), ma anche con la società e lo staff tecnico. Sono arrivata a Chieti senza avere grosse pretese, consapevole che c’erano già giocatrici forti nel mio ruolo e che avrei potuto non giocare, ma volevo comunque misurarmi con una realtà nuova, di alto livello, per crescere e migliorare. Invece, in tutte le gare disputate finora Giorgio Nibbio mi ha sempre utilizzata, mi sento parte a pieno della squadra ed è una cosa che non mi aspettavo. E che mi rende felice».