ROSETO DEGLI ABRUZZI – Il 31 dicembre non è mai un giorno come gli altri. Per le Baia del Re Panthers Roseto va in archivio un 2019 fantastico, e lo abbiamo ripercorso insieme ai due presidenti Gianpaolo Pigliacampo e Giuseppe Marini. Con un occhio puntato, naturalmente, anche su un 2020 che speriamo sarà ancora più ricco di soddisfazioni!
Facendo un bilancio di questo 2019, come valuti l’annata delle Panthers?
Peppe: Naturalmente in maniera più che positiva: abbiamo raggiunto gran parte degli obiettivi prefissati nella scorsa stagione, e in questa con la Serie B per il momento stiamo andando oltre ogni aspettativa.
Gianpaolo: Non ho mai amato i bilanci perchè ti portano ad essere molto critico e qualche volta persino a demoralizzarti, ma sicuramente in questo 2019 sono tantissime le cose positive. Una che porterò dentro per sempre è la Finale Nazionale Under 20, dove coach Ghilardi e tutta la squadra hanno confezionato un piccolo miracolo di tecnica, carattere e tenacia, dimostrando di poter competere ad alto livello. Io non potevo essere fisicamente presente ma ho seguito le dirette streaming, e ho avuto la pelle d’oca ascoltando la telecronaca di Giorgio Pomponi, la voce delle pagine più belle del basket rosetano: sentirlo commentare una partita delle Panthers è stato qualcosa di magico. Il retrogusto è legato alla nostra top scorer Erica Degiovanni: ho capito immediatamente che l’avremmo persa, e infatti si è messa in mostra alla grande meritandosi una chiamata dalla Serie A2. Ma la cosa più importante in assoluto che ci ha lasciato il 2019 è la consapevolezza di non essere lontani da un livello superiore.
Per quanto riguarda il campionato di Serie B, cosa ti aspetti dalla seconda parte di stagione?
Peppe: L’obiettivo resta quello dei playoff, cercando ovviamente di affrontarli al meglio possibile. Tutto quello che eventualmente viene in più sarà tanto di guadagnato!
Gianpaolo: Da un lato sono convinto che per vari motivi, anche fisici, non abbiamo ancora espresso tutto il nostro potenziale. D’altro canto il girone di ritorno sarà infernale, perchè ora le avversarie ci conoscono e sanno quali sono le nostre armi. Credo comunque che abbiamo le potenzialità per mantenerci nei quartieri alti della classifica.
Fuori dal campo sei soddisfatto della risonanza che stanno avendo le Panthers?
Gianpaolo: A livello di comunicazione credo sia sotto gli occhi di tutti che stiamo facendo un lavoro di alto livello, con dei grandi passi avanti rispetto agli scorsi anni: ritengo che non solo nel nostro girone, ma anche in generale a livello abruzzese, poche società abbiano la nostra cura e costanza nel proporre i nostri contenuti. L’auspicio è quello di avere sempre maggiori risposte dal pubblico: a Roseto i tifosi sono competenti e per certi versi difficili da attrarre, perchè hanno visto Abdul-Rauf, Boni, Bonaccorsi e tanti altri campioni che hanno fatto la storia. Credo però anche che bisogna vivere in modo un po’ più partecipe il presente, e far capire alle persone come sia importante dare seguito e linfa al basket ‘contemporaneo’ che ha situazioni diverse dal passato e quindi anche maggiori difficoltà. Noi stiamo facendo tutto il possibile e continueremo a farlo: arrivare a 1000 persone per una Serie B femminile può sembrare irrealistico, ma sono convinto che se c’è un posto dove ci si può riuscire è proprio qui a Roseto.
Peppe: Sicuramente c’è maggiore attenzione e partecipazione della gente intorno alla nostra realtà. D’altro canto abbiamo bisogno di crescere a livello di staff: considerando anche il grande lavoro di cui necessitano giovanili e minibasket, siamo ancora troppo pochi.
Cosa ti aspetti dal 2020 e quali sono i principali obiettivi da raggiungere a livello futuro?
Peppe: La cosa fondamentale è consolidare il settore giovanile e il minibasket, perchè è quello che ci dà la possibilità di crescere anche a livello futuro. Negli scorsi anni abbiamo vinto tanto, ma il numero di atlete che ha poi effettivamente giocato a livello senior è ancora limitato: altre società si stanno attrezzando in tal senso e noi dobbiamo fare altrettanto, crescendo prima di tutto dal basso. A meno che non arrivi un magnate a darci una mano!
Gianpaolo: Spero che il 2020 ci porti tante soddisfazioni a livello sportivo: non dobbiamo porci limiti perchè questa squadra ha grande potenziale e il nostro allenatore sa tirar fuori il meglio da ogni ragazza. Dal punto di vista societario dobbiamo consolidarci, lavorare sul tessuto sociale e imprenditoriale del territorio per crescere a livello di sponsor e riuscire a programmare un pochino più a lungo termine: è importante cominciare a mettere adesso dei mattoncini per quello che sarà il basket femminile a Roseto tra qualche anno. L’augurio che faccio alla società, e anche a me personalmente, è proprio quello di una programmazione a tre/quattro anni che possa impiantare delle basi più solide su questa realtà nell’attesa, chissà, di avere un impianto tutto nostro.