PESCARA – Sabato 26 ottobre alle ore 19 presso The Spheres Montesilvano ci sarà la presentazione del nuovo progetto in solo di Paolo Russo, pianista e bandoneonista pescarese, “adottato” dalla Danimarca dal nome “Playground”. Si tratta del suo terzo progetto discografico con l’etichetta americana Odradek Records, offrendo un’anteprima del nuovo album e anche altri brani tratti dal suo vasto repertorio di composizioni. L’alternanza timbrica tra il pianoforte – suo strumento d’origine – ed il bandoneon rivelano una sorprendente varietà nella tessitura del racconto musicale, tipica dell’estetica di Paolo Russo, che si muove tra atmosfere nordiche, pregnanti sapori mediterranei, sincopati accenti sudamericani.
È uno dei musicisti di punta della scena nordeuropea. Vero maestro del bandoneon, accolto ed esaltato dagli stretti circoli di Parigi e Buenos Aires, Paolo Russo è originario di Pescara ma da oltre 23 anni risiede a Copenaghen, città che lo ha inizialmente “adottato” e poi artisticamente ispirato: si è affermato nel jazz danese e scandinavo sia per il suo stile espressivo e dirompente al pianoforte, sia per l’unicità del suo approccio al bandoneon, uno strumento con il quale è stato invitato nelle location più prestigiose in tutto il mondo, tra cui la Carnegie Hall e il Symphony Space di New York, la Berliner Konzerthaus, la Musikverein di Vienna.
“Vibranti suoni mediterranei, eterei paesaggi nordici, sognanti reminiscenze cinematografiche che si colorano improvvisamente di jazz, permeate da un’eco lontana di tango argentino”: così viene descritta la sua musica.
Nella sua carriera, Paolo Russo ha collaborato con grandi artisti della scena italiana e internazionale, tra cui Lelo Nika, Stefano Bollani, Paolo Fresu, Caroline Henderson, Howe Gelb, Marilyn Mazur, Nico Gori, Gianluigi Trovesi, Pablo Ziegler, Bo Stief, Etta Cameron, Line Kruse, Thomas Clausen, Robertinho Silva, Diego Figueiredo, Poul Krebs, Jesper Bodilsen, Emanuele Cisi, Eliel Lazo, Diego Schissi, Calixto Oviedo, Karima Nayt.
Tra i vari progetti con musicisti italiani, il trio Russo-Bollani-Fresu con cui si è esibito in Danimarca, Svezia e Norvegia.
Per il bandoneon ha composto diversi brani per duo, ensemble vari e orchestra, formazioni con cui stabilmente si esibisce dal vivo. Il suo recente disco “Bandoneon Solo Vol.II – Originals”, un’antologia di composizioni originali per lo strumento, edita sia come disco fisico che come libro-antologia, è stata definita un capolavoro del grande Maestro argentino Néstor Marconi (che ne ha anche scritto le note introduttive), mentre il suo recente lavoro “Imaginary Soundtrack”, uscito per la Odradek Records a Settembre 2019, ispirato alla magia della musica cinematografica italiana, è un coraggioso tentativo di presentare una colonna sonora senza un film, invitando il pubblico a creare, ascoltando, le proprie immagini, personaggi, scenografie e dialoghi.
A Novembre 2019 sarà proposto in anteprima europea il suo primo Concerto per Bandoneon e Orchestra da Camera, che verrà eseguito e registrato con la Vodvojonska Filarmonija di Novi Sad, Serbia, diretta dal Maestro Thommy Andersson.
All’attivo ha 15 album a suo nome (e ha partecipato oltre 50 collaborazioni discografiche); l’ultimo lavoro in trio s’intitola “Overland”, anch’esso co-prodotto con l’etichetta statunitense Odradek Records ed uscito a Maggio 2019. Dieci brani originali dalla narrativa trascinante e carismatica, a tratti sognante e malinconica, per i quali Paolo Russo ha voluto come compagni di viaggio il contrabbassista svedese Thommy Andersson – con cui ha collaborato per diverse produzioni discografiche – e il batterista Marcello Di Leonardo, collega e amico di lunga data con cui ha già condiviso momenti del suo percorso musicale.
Paolo Russo si è diplomato in pianoforte al Conservatorio di Pescara nel 1993, sotto la sapiente guida dell’insegnate Rachele Marchegiani e ha poi conseguito il diploma in perfezionamento al Rytmisk Musikkonservatorium di Copenaghen, nel 2002. Negli ultimi 23 anni ha portato la sua musica in tutta Europa, ma anche in Argentina, Uruguay, Brasile, Giappone, Thailandia, Tanzania, Mozambico, Algeria, Russia, USA, Isole Faroe, Groenlandia e Cuba. A New York si è perfezionato suonando con il pianista americano Richie Beirach (1995) e a Buenos Aires con il bandoneonista argentino Néstor Marconi (2004/2013).
Di recente pubblicazione (giugno 2017), la mini-opera strumentale in 11 movimenti per ottetto “Tangology”, insieme all’Ensemble Midtvest (DK), presentata anche al Symphony Space di New York nel marzo 2016 e in Italia. Nel 2018 ha pubblicato il terzo volume dedicato all’esplorazione del bandoneon diatonico, “Bandoneon Solo Vol. III – Songs From The Forest”, il cui materiale interamente costituito di brani originali e di libere improvvisazioni, trova ispirazione nella piacevole quiete del bosco danese, a contatto con il misterioso spirito e con la vibrante energia della foresta. Infine, Eskar Trio meets Paolo Russo, è una nuova collaborazione con uno dei più importanti e attivi trii di pianoforte scandinavi.
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